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Se l'ospedale in Iraq viene progettato ad Asti
Economia

Se l'ospedale in Iraq viene progettato ad Asti

Sono diversi i progetti che le imprese astigiane possono sviluppare, al ritorno dalla fiera internazionale di Babilonia. Roberto Ferro Ruscalla anticipa le intenzioni di un gruppo industriale iracheno, interessato ad avviare un’università privata di eccellenza, e un progetto di un ospedale da 1200 posti

Sono tornati ad Asti portando in valigia diversi progetti da sviluppare gli imprenditori che, dal 4 al 12 aprile, si sono recati in Iraq per partecipare alla fiera internazionale di Babilonia, organizzata dalla società “Al – Sorou company” e dal Governo della regione. La delegazione era composta da sei ditte – tra cui le astigiane “Amerio Porte” e studio tecnico “Gap” – ma in fiera sono stati esposti i prodotti di tutte le aziende che avevano partecipato, lo scorso gennaio, alle manifestazione commerciale dell’edilizia svoltasi nella città irachena di Najaf (tra cui le astigiane Ipa group Fornaci, Decorarredi, Ebrille, Deorsola marmi, Fas serramenti, Amerio Porte, Lovisone, insieme allo studio di architettura e tecnico “Parcstudio”).

Al loro fianco la società Sviluppo commerciale italo iracheno, presieduta dall’astigiano Roberto Ferro Ruscalla, imprenditore, consigliere della Camera di Commercio e vice presidente dell’associazione di categoria “Api Asti”, che raggruppa circa 200 piccole e medie imprese della provincia. «Abbiamo esposto i nostri prodotti “made in Italy” e i servizi di qualità richiesti in questo ultimo periodo dal mercato iracheno, avviato verso una massiccia ricostruzione. Abbiamo quindi incontrato il governatore di Babilonia, Muhammed Ali, per porre le basi di una futura collaborazione commerciale tra i due Paesi».

«Alcuni risultati, comunque – indica – li abbiamo già portati a casa. Tra questi, l’incarico ricevuto da un importante gruppo industriale iracheno, interessato ad avviare un’università privata di eccellenza, di cercare una collaborazione con un ateneo italiano (dotato di corso di laurea in Ingegneria). E ancora, abbiamo in cantiere possibili joint venture tra lo studio tecnico astigiano “Gap”, affiancato dai suoi partner, e aziende irachene per progettare e realizzare un ospedale da 1.200 posti letto. A questo scopo sarà organizzato un incontro a Baghdad con il Governo iracheno durante il quale illustrerò le competenze delle aziende che hanno cominciato a proporre i loro prodotti nel Paese a partire dalla fiera di Najaf». Ferro Ruscalla conclude quindi ricordando lo scopo di queste trasferte. «Queste iniziative, organizzate anche con la collaborazione dell’associazione di categoria “Api Asti” – afferma – sono forti segnali di una volontà a spingere le aziende italiane, in particolare quelle del territorio, a prendere coraggio e ad aprirsi ad opportunità di affari in Paesi emergenti, dato che in Italia stanno purtroppo venendo meno».

e.f.

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