Un osservatorio a livello locale – formato da Unione industriale, istituzioni e sindacati – per cercare di contrastare, a livello economico e sociale, le conseguenze che deriveranno dall’impatto, sulla produzione industriale metalmeccanica, dell’aumento dei prezzi di gas ed energia.
A proporne l’istituzione Salvatore Pafundi, segretario generale Fim Cisl Alessandria – Asti.
Le parole del sindacalista
«I folli rincari del gas e dell’energia elettrica, dettati dalle tensioni internazionali e da regole anacronistiche di formazione dei prezzi – commenta il sindacalista – potrebbero avere forti ripercussioni sul panorama produttivo dell’industria metalmeccanica del territorio alla ripresa dopo le ferie estive. Dopo mesi di andamento positivo, la situazione rischia infatti di precipitare in poche settimane. Nei prossimi mesi molte imprese, gravate dai rincari, potrebbero riscontrare non poche difficoltà a pianificare le attività produttive. Senza interventi strutturali e urgenti da parte del Governo, volti a frenare la spirale inflattiva, l’autunno potrebbe rivelarsi drammatico, con ricadute negative su famiglie ed imprese. Imprese che potrebbero essere costrette a ricorrere in modo massiccio agli ammortizzatori sociali. I lavoratori sarebbero così doppiamente penalizzati tra salari ridotti e inflazione».
«I problemi delle aziende in difficoltà, tuttavia – conclude – non possono essere scaricati sui lavoratori, già in una situazione difficile, e in generale sulla collettività. Per questo ritengo necessaria l’istituzione di un osservatorio locale, in modo da monitorare la situazione e intraprendere tutte le misure necessarie a contrastare eventuali impatti negativi di questa situazione sul territorio dal punto di visto economico e sociale».