Saldi invernali 2016 al via martedì 5 gennaio. Dopo un dibattito nazionale che ha visto un tira e molla con laltra data in ballo, ovvero sabato 2 gennaio, alla fine il Piemonte, così come
Saldi invernali 2016 al via martedì 5 gennaio. Dopo un dibattito nazionale che ha visto un tira e molla con laltra data in ballo, ovvero sabato 2 gennaio, alla fine il Piemonte, così come la maggior parte delle regioni italiane, ha scelto la vigilia dellEpifania per dare avvio allo shopping scontato, che si protrarrà per otto settimane, fino all8 marzo. Stagione dei saldi che, come accade ormai da alcuni anni, si scontra con le offerte in vigore tutto lanno da parte della grande distribuzione e delle-commerce, tanto che numerose catene stanno già proponendo sconti ai clienti che possiedono le tessere fedeltà, anticipando così lavvio ufficiale dei saldi sottoforma di promozioni di vario tipo.
«La logica dei saldi, secondo me, è superata – commenta Mauro Ardissone, presidente provinciale di Confesercenti – dato che oramai i cittadini sono abituati a offerte lungo tutto larco dellanno, sotto leffetto traino dei centri commerciali e dello shopping on line. Tuttavia è un meccanismo difficile da spezzare perché comunque ancora molto atteso da chi opera nel settore abbigliamento, dato che i commercianti ne ricavano la liquidità per pagare la collezione della stagione successiva. Tanto più questanno, dove le vendite della collezione invernale sono state contrastate anche da un inverno particolarmente mite». Segnali di ripresa invece, anche se con molte cautele, per quanto riguarda altri settori. «Non disponiamo ancora di dati sulle vendite natalizie – conclude – ma in generale si può parlare di un arresto del calo delle vendite, dopo anni in cui si registravano percentuali col segno meno. E siccome tradizionalmente i saldi invernali riflettono landamento delle vendite natalizie, ci aspettiamo lo stesso arresto anche per lo shopping scontato».
Sulla stessa linea Claudio Bruno, direttore provinciale di Ascom Confcommercio, che parla di un lieve aumento dei ricavi rispetto allo stesso semestre del 2014. «Lo shopping natalizio – ha aggiunto – ha visto crescere alcuni settori, quali lhi – tech (7 – 8%), lenogastronomia e la ristorazione (3 – 4%), con i viaggi in caduta libera per i timori a livello geopolitico e labbigliamento con un amento attorno all1%. Vedremo ora landamento dei saldi, attesi soprattutto dal settore della moda, che secondo noi andrebbero spostati alla fine della stagione e difesi da forme di promozione che ne anticipano lavvio ufficiale».
e.f.