Incomprensioni e diatribe interne rischiano di far sciogliere definitivamente “Web Family Italia”, l’associazione no profit fondata ad Asti nel dicembre 2018 con lo scopo di valorizzare in modo collaborativo (con eventi, riviste e canali social) le piccole e medie imprese delle diverse zone, dando nuovo slancio alle attività, aiutando ciascun territorio a promuoversi a livello turistico e culturale e favorendo il dialogo tra le varie aree, creando quindi una sorta di rete sia nazionale che internazionale.
I commenti
“Peccato però che da tempo, – afferma la presidente Antonella Liguori che martedì, insieme alla vicepresidente Angela Sferrazza, al segretario Gianni Piero Perrone e al consigliere Luca Lattanzio, ha rassegnato le proprie dimissioni – nell’ambito del Consiglio Direttivo dell’Associazione ci siano contrasti, malessere e inutili polemiche che non ci hanno dato la possibilità di lavorare come avremmo desiderato”. Diversamente da prima, il nuovo Consiglio mirava soprattutto a fare eventi di settore focalizzati, di volta in volta, su attività diverse. “Ad esempio sfilate, per il settore moda – sottolinea l’ex presidente – e aperitivi all’aperto con musica, per la ristorazione. Cercando sempre di sensibilizzare anche i soci non coinvolti direttamente in quanto, in una sorta di “do ut des”, sarebbe poi toccato anche a loro”.
Il tutto per far conoscere l’Associazione e coinvolgere anche persone nuove. “E’ stata una battaglia persa a causa dell’ assenteismo da parte di molti soci e membri del direttivo e dalla mancanza di collaborazione. Inoltre – continua Liguori – anche se abbiamo sempre usato il nostro tempo libero in modo volontario e gratuito, investendo energie nell’organizzazione, ad esempio, di mini interviste per far conoscere le attività dei soci, ci è mancato l’appoggio di tanti colleghi e anzi – aggiunge Antonella Liguori – ci siamo spesso scontrati con polemiche che avevano, forse, l’unico scopo di metterci in cattiva luce. Una guerra a prescindere dal nostro operato cui si è aggiunta la “latitanza” di alcuni colleghi del direttivo”.
Nei giorni precedenti le dimissioni poi le cose sono peggiorate. “Il punto di non ritorno – come si legge nel comunicato di dimissioni presentato da Antonella Liguori insieme ai tre colleghi del direttivo – si è verificato con una lettera con accuse gravi e infondate che ci hanno fatto comprendere l’inutilità dei nostri sforzi. Anche se non escludiamo, in futuro, di riprendere questo tipo discorso”.
Adesso quindi, a “Web Family Italia”, non resta che decidere se indire nuove elezioni o se chiudere definitivamente.