E’ temporaneamente sospeso lo stato di agitazione proclamato ad aprile dalle organizzazioni sindacali della Polizia municipale. La decisione è stata presa in occasione della riunione in Prefettura tra Amministrazione e sindacati coinvolti: Cisl Fps, Sulpl, Uil Fpl e Fp Cgil
E’ temporaneamente sospeso lo stato di agitazione proclamato ad aprile dalle organizzazioni sindacali della Polizia municipale. La decisione è stata presa in occasione della riunione in Prefettura tra Amministrazione e sindacati coinvolti: Cisl Fps, Sulpl, Uil Fpl e Fp Cgil. Incontro cui hanno partecipato, per la parte sindacale, Fabrizio Sala (Cisl), Gianfranco Cerrato (Uilfpl) e Antonio Centracchio (Sulpm); per l’Amministrazione il Capo di Gabinetto Andrea Berzano e il Comandante della Polizia Municipale Riccardo Saracco.
«La riunione – commenta il sindaco Fabrizio Brignolo – ha avuto un esito positivo, in considerazione sia della volontà manifestata dalle parti di affrontare costruttivamente le questioni, sia degli impegni derivanti dalle manifestazioni del Maggio astigiano e dell’Adunata degli Alpini». «Fino al 30 maggio, dunque – continua Brignolo – sarà garantito un regolare servizio e, in questo lasso di tempo, l’Amministrazione comunale si impegnerà a presentare proposte in merito alla previdenza complementare del personale e all’organizzazione del lavoro (part time, turni di lavoro). Sono quindi soddisfatto per la dimostrazione di responsabilità messa in atto, di buon auspicio a giungere a un positivo esito della vertenza».
Lo stato di agitazione del personale, proclamato dai sindacati ad aprile, riguarda infatti varie questioni. «Tra queste – commenta Fabrizio Sala (Cisl) – la questione dei carichi di lavoro e dei tempi di riposo. Più volte, come sindacati, abbiamo chiesto che venisse rispettata la normativa in termini di recupero dello stato psico – fisico tra un turno e l’altro, per evitare pesanti ricadute sui lavoratori. E, inoltre, per garantire un’equa e corretta distribuzione dei carichi di lavoro tra gli operatori, in modo da evitare che i servizi più gravosi ricadano sempre sulle stesse persone». E ancora il “nodo” del part time. «Il personale della Polizia municipale – avevano sottolineato i sindacati proclamando lo stato di agitazione – continua ad essere trattato in maniera disparitaria a questo riguardo».