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Economia
Protesta

Stamattina lavoratori in sciopero davanti alla sede FedEx di Asti

Proclamato dalla Uiltucs Uil, è stato deciso per chiedere “soluzioni adeguate di ricollocamento dei lavoratori in vista della chiusura della filiale”

E’ cominciato stamattina lo sciopero ad oltranza davanti alla sede FedEx di corso Alessandria ad Asti.
Proclamato dalla Uiltucs Uil, unico sindacato presente in azienda, vede coinvolti 17 magazzinieri ed autisti, mentre hanno deciso di non aderire due colleghi e 8 impiegati, tanto che la sede è aperta.
A spiegare le ragioni della protesta Nando Ferrigno, funzionario Uiltucs Uil. “I problemi – ha raccontato – sono cominciati lo scorso gennaio, quando la FedEx ha preannunciato la chiusura della filiale di Asti, nell’ambito di un piano di riorganizzazione in tutta Italia motivato sulla base dell’ottimizzazione dei costi. La chiusura dovrebbe avvenire dal prossimo primo novembre. In vista di questa data sono cominciati, da parte nostra, vari tentativi di contatto e incontri, che però non hanno dato i frutti sperati”.

Gli incontri

Il sindacato, nello specifico, si è interfacciato con la società di logistica che gestisce la filiale di corso Alessandria, tanto che i lavoratori sono suoi assunti (ad eccezione degli impiegati, dipendenti diretti di FedEx). “Avendo 21 lavoratori da ricollocare, e considerato che la FedEx non deve nulla perché ha dato il servizio in appalto – spiega Ferrigno – abbiamo chiesto alla società di proporci un piano di ricollocamento dei lavoratori, considerando anche il fatto che il servizio reso dalla filiale di Asti non cesserà, ma in base ai piani di Fed Ex sarà gestito dalla filiale di Biella. Inizialmente ha offerto solo due posti a Biella, peraltro già accettati da due lavoratori. Ovviamente parliamo di un numero insufficiente, per cui abbiamo aperto lo stato di agitazione e proclamato lo sciopero. Inizialmente doveva svolgersi ieri (martedì), ma poi FedEx ci ha chiesto di spostarlo perché avrebbe interceduto presso un’altra ditta appaltatrice del servizio nelle sue filiali piemontesi”.

Le altre proposte

E’ quindi arrivata la proposta di un’altra ditta che ha dato la disponibilità di posti nelle filiali FedEx: 4 ad Alessandria, 2 a Torino, 9 a Orbassano e 5 a Cuneo. “Il problema – continua Ferrigno – è che in questo caso viene proposto un contratto a tempo determinato di soli tre mesi, previe dimissioni dalla società di cui sono attualmente dipendenti. Non è accettabile, perché i lavoratori hanno diritto a mantenere le condizioni contrattuali che hanno attualmente”.
E’ seguita quindi una nuova proposta della società di cui sono dipendenti. “Si è impegnata a ricollocare i lavoratori, prevedendo anche  due tipologie di incentivi economici, uno dei quali modulato in base al numero dei componenti della famiglia in caso di trasferimento, ma le sedi di lavoro proposte, non in filiali FedEx, sono lontane. Parliamo di Bra, Vercelli, Brandizzo, San Mauro Torinese, Grugliasco, Settimo Torinese, Fossano, Sant’Albano Stura e Vigliano Biellese. Chiediamo quindi che arrivino proposte adeguate da parte delle ditte appaltatrici di filiali FedEx più vicine ad Asti”.

Le parole dei lavoratori

Sconfortati i lavoratori. “Vogliamo risposte concrete”, hanno dichiarato Luigi Olivieri, Marcel Perju e Fabio Parlagreco, tra i lavoratori in presidio.  “Noi abbiamo sempre lavorato, tanto che nel dicembre 2024 la filiale di Asti è stata premiata seconda in Italia per produttività. La risposta è stata, un mese dopo, l’annuncio della chiusura. In questi mesi abbiamo ricevuto più conforto dai clienti,  che sono in maggioranza piccole e grandi aziende dell’Astigiano e delle province limitrofe, che non dall’azienda”.

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