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Start-up, inutile tenere in vita aziende "zombie"
Economia

Start-up, inutile tenere in vita aziende "zombie"

Silvio Porcellana è CEO e fondatore di “mob.is.it” una start up che produce applicazioni per siti mobile. Quelle che girano sui telefonini di ultima generazione per intenderci. «La scelta è

Silvio Porcellana è CEO e fondatore di “mob.is.it” una start up che produce applicazioni per siti mobile. Quelle che girano sui telefonini di ultima generazione per intenderci. «La scelta è stata di impiantare la sede della società a Boston ma il cuore è ad Asti – esordisce Silvio – l’idea di partenza nasce dal fatto che molti siti non sono ottimizzati per i telefonini. Sono partito senza cercare soldi sul mercato essendo finanziatore di me stesso». La decisione di fare business è nata con un gioco di borsa “Fantastock” poi acquisito da una società londinese. Subito prima dello scoppio della bolla delle newcom. «Nel 2008 ho fondato una società Opus digitalis – continua – e da lì è cominciata l’avventura. Adesso stiamo lavorando a un progetto per consentire di navigare con tutti i telefonini. Uno dei mercati possibili sarà quello dei Paesi in via di sviluppo. Pensate a quale potrebbe essere il mercato africano dove il numero dei telefonini di bassa fascia spesso usati è enorme».

L’idea vincente è quella di essere flessibili e ridurre i costi di partenza per arrivare il prima possibile a un progetto effettivamente vendibile. «Poi bisogna anche cambiare mentalità. La maggior parte delle start up falliscono ed è naturale che sia così. Bisogna solo farlo il più velocemente possibile. Non ha nessun senso tenere in vita uno zombie. Non appena capisci che la strada intrapresa non porta alla redditività va immediatamente abbandonata. Quello è il momento di chiudere». Perché poi i costi sociali sono enormi. «La politica – chiude Silvio – segue le istanze della società e in questo momento l’obiettivo deve essere creare e chiudere aziende in fretta. Se una fetta anche piccola delle risorse messe sulla cassa integrazione fosse reinvestita sulle piccole aziende innovative credo sarebbe una mossa dove tutti vincono. La fabbrica che è stata un aggregatore sociale ora  non lo può più essere. Per assurdo credo che il nuovo collante possa essere la crisi».

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