Le associazioni di categoria Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna, riunite in "Rete Imprese Italia", hanno organizzato per oggi (martedì), una mobilitazione generale per
Le associazioni di categoria Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna, riunite in "Rete Imprese Italia", hanno organizzato per oggi (martedì), una mobilitazione generale per chiedere risposte al Governo e al Parlamento. La manifestazione, che si terrà a Roma, vedrà la partecipazione di 3mila imprenditori piemontesi del settore commercio ed artigianato che partiranno in mattinata con treni speciali dalle stazioni torinesi di Porta Nuova e Porta Susa.
«A piazza del Popolo, dove prenderanno la parola i nostri presidenti nazionali -? ha spiegato Claudio Bruno, direttore provinciale di Ascom Confcommercio ? si attendono da tutta Italia più di 40mila associati, imprenditori allarmati da varie problematiche denunciate già nei mesi scorsi: dalla pressione fiscale diventata ormai insostenibile alla percentuale sempre più crescente di disoccupazione. La legge di stabilità è insoddisfacente e preoccupante perché demanda alle Amministrazioni locali, tramite l'imposta unica comunale, tutta una serie di aumenti tariffari a carico delle imprese. Per questa ragione dopo la mobilitazione di Roma ne avvieremo un'altra a livello locale».
«I nostri associati sono esasperati ? ha detto Mauro Ardissone, presidente provinciale della Confesercenti ? ed è ora che i Governi la smettano di penalizzare le piccole imprese poiché esse hanno un'incidenza significativa sul tessuto produttivo nazionale». Per Guido Migliarino e Giansecondo Bossi, rispettivamente presidente CNA e direttore di Confartigianato, la mobilitazione non sarà solo una manifestazione di protesta ma soprattutto di proposta. Infatti gli uffici studi delle associazioni di categoria che compongono "Rete Imprese Italia" hanno stilato una serie di proposte concrete per dire basta all'austerità e rilanciare consumi ed investimenti.
Tra di esse spiccano la necessità di riprendere un forte e rinnovato dialogo con le rappresentanze delle imprese e dei lavoratori da parte delle istituzioni e la richiesta di una legge elettorale che garantisca governabilità. Inoltre viene ribadita l'assoluta necessità di ridurre il costo del lavoro e sostenere tutte le nuove assunzioni, non penalizzando i contratti flessibili e semplificando ulteriormente l'apprendistato. In tema fiscale si richiede la destinazione delle risorse derivanti dalla lotta all'evasione alla riduzione delle pressione fiscale generale, in particolare partendo dalla diminuzione delle aliquote Irpef.
Bartolo Gabbio