Asti di solito fa brutte figure. Almeno quando si fanno le classifiche. Che si parli di qualità dell'aria o di calcio o di bellezze al bagno. Ma per fortuna non sempre è così. Anzi. Perché ci
Asti di solito fa brutte figure. Almeno quando si fanno le classifiche. Che si parli di qualità dell'aria o di calcio o di bellezze al bagno. Ma per fortuna non sempre è così. Anzi. Perché ci sono quelli che innovano, che provano a cambiare le cose e magari ci riescono pure. Nel loro piccolo. Come quei di Tacatì. Il supermercato on line astigiano che vende solo prodotti a kilometro zero. Che per Riccardo Luna, uno dei guru dell'innovazione digitale, è tra i cento migliori innovatori dell'anno. Dico nei cento in tutta Italia. Trentaseiesimi per essere precisi. Giulia Valente e Tacatì recita la classifica.
«Tanti startupper questanno hanno capito che il cibo è un asset fondamentale del made in Italy e sono partiti da lì scrive infatti sul suo blog l'ex direttore di Wired Fra tutte le nuove imprese mi ha colpito Tacatì di Stefano Cravero e Giulia Valente. Promuove le botteghe di prodotti alimentari e questanno ha avuto un milione di euro da Principia. Bel colpo».
Già, davvero un bel colpo che si aggiunge ai tanti riconoscimenti che la piattaforma astigiana sta riscuotendo. «Un grazie di cuore a Riccardo Luna e CheFuturo! per aver citato tacatì tra i principali innovatori del 2013 spiega Giulia Valente fondatrice con Stefano Cravero di Tacatì – Ne siamo orgogliosi e faremo sempre meglio per portare la spesa di qualità a più persone possibili nel 2014». E adesso smettetela di dire che siam bugia nen. Almeno in classifica.
l.p.