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Trattamento del vetro, nuovo impianto per fine anno a Quarto Inferiore
Economia

Trattamento del vetro, nuovo impianto per fine anno a Quarto Inferiore

Sarà inaugurato alla fine dell’anno il nuovo stabilimento per il trattamento e il riciclaggio del vetro in corso di costruzione a Quarto inferiore, accanto alla vetreria “O – I Manufacturing

Sarà inaugurato alla fine dell’anno il nuovo stabilimento per il trattamento e il riciclaggio del vetro in corso di costruzione a Quarto inferiore, accanto alla vetreria “O – I Manufacturing Italy spa” (ex Avir). Sono infatti cominciati il 18 febbraio i lavori dell’impianto della “Amsa spa”, società del gruppo “A2A” che si occupa di servizi ambientali (igiene del suolo nel Milanese e gestione del ciclo integrato dei rifiuti tramite raccolta e recupero energetico). E’ emerso in occasione del sopralluogo di giovedì, cui hanno partecipato i vertici di Amsa, gruppo A2A e dello stabilimento astigiano della multinazionale “O – I”, oltre al sindaco Fabrizio Brignolo.

«Per la fine dell’anno – ha spiegato Renato Boero, direttore tenico Amsa – i lavori saranno terminati. Parliamo di un impianto per il trattamento del vetro da 19mila metri quadri (di cui 6mila di impianto e aree di stoccaggio, circa 9mila di piazzali e strade e i restanti di parcheggi e aree verdi), dotato di sofisticati macchinari per il trattamento e il riciclaggio del vetro, per un investimento di 15 milioni di euro. A differenza di quello di selezione e pre-trattamento che possediamo già oggi in Lombardia, infatti, in questo caso conferiremo un rifiuto e ne ricaveremo all’uscita un prodotto. Questo perché i macchinari di cui sarà dotato saranno in grado di pulire il vetro raccolto da tutte le impurità in modo che le vetrerie possano di nuovo utilizzarlo al posto della materia prima, ovvero la sabbia silicea».

«Il nuovo impianto – ha aggiunto Paolo Rossetti, direttore generale A2A – avrà inizialmente una capacità di 120mila tonnellate all’anno di rifiuti, che salirà a regime a 180mila. Tradotto in posti di lavoro, impiegheremo nei primi mesi 13 dipendenti su due turni, che potranno poi salire a 18 su tre turni, quindi a ciclo continuo». Interessante è, a questo proposito, la convenzione che sarà attuata con la vetreria. «Delle 120mila tonnellate iniziali – ha precisato Boero – 70mila arriveranno dalla raccolta differenziata nel Milanese e 50mila dalla vetreria “O – I”, con cui abbiamo stipulato un accordo. Per il resto faremo accordi con i Comuni piemontesi e astigiani che effettuano la raccolta differenziata».

L’accordo con la vetreria poggia sui significativi vantaggi che lo stabilimento della “O – I” trarrà dal trattamento del vetro usato, per comprendere i quali è necessaria una postilla. Il vetro, infatti, è riciclabile all’infinito, in quanto può essere riusato senza che perda le sue caratteristiche e qualità. Ma nel riciclo è fondamentale la purezza del materiale, tanto che i macchinari servono proprio ad eliminare le numerose impurità che si trovano del materiale conferito nelle campane del vetro, perché la gente non sempre effettua correttamente la raccolta. Tanto per fare qualche esempio, non bisogna gettare nelle campane del vetro tazzine e piatti di ceramica, bicchieri di cristallo e pirofile in vetroceramica (pirex)».

«Per noi – ha spiegato Sergio Soria, direttore dello stabilimento astigiano della “O – I” – avere, al posto dei 7 attuali, un unico interlocutore pronto a garantire una qualità di trattamento elevata è molto importante. Infatti serve innanzitutto ad abbattere i costi generali e ridurre quelli a livello energetico, dato che il vetro riusato fonde prima rispetto alla sabbia. Senza dimenticare i risvolti positivi a livello ambientale e normativo, dato che la direttiva dell’Unione europea obbliga le vetrerie – a livello di gruppo industriale e non di stabilimento – a utilizzare almeno il 50% di vetro riciclato nella produzione. Attualmente – continua Soria – superiamo il 50%, ma abbiamo appunto intenzione di aumentare questa percentuale».

La “O – I”, che impiega 200 dipendenti e lavora a ciclo continuo con sei linee di produzione, produce 1 milione di bottiglie al giorno, destinate ad aziende enologiche e di acqua minerale italiane ed estere. Appartiene al gruppo americano leader nella produzione del vetro (bottiglie e vasetti), che conta 38 stabilimenti nel mondo.

Elisa Ferrando

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