Cercatori e proprietari di terreni eccezionalmente uniti con obiettivo comune la salvaguardia delle piante tartufigene. Accade nella Valle Versa una delle zone a maggior vocazione dellintera
Cercatori e proprietari di terreni eccezionalmente uniti con obiettivo comune la salvaguardia delle piante tartufigene. Accade nella Valle Versa una delle zone a maggior vocazione dellintera provincia dove è stata sancita una collaborazione che non mette più a rischio sopravvivenza le piante maggiormente generose dei prelibati funghi ipogei, dopo che da due anni i proprietari non ricevono più i contributi erogati dalla Regione.
Lultima volta era accaduto nel 2011 peraltro con un sostegno di 5 euro a pianta, dimezzato rispetto alla stagione precedente. Da allora contributo azzerato e per i trifulao il concreto rischio che queste piante potessero essere vittima della motosega da parte dei proprietari dei terreni, non interessati alla loro peculiarità e vedendo i cercatori non graditi ospiti sui loro appezzamenti coltivati. Esigenze contrapposte che sono state superate dal gruppo di 27 liberi cercatori residenti a CastellAlfero e Frincoche si sono riuniti coordinati da Diego Carni, trifulao da sempre ed ex assessore al Comune alferese.
«Superando i personali segreti, abbiamo messo a disposizione le reciproche conoscenze e censito le piante più produttive: circa 300. Contattati tutti i proprietari abbiamo concordato la loro sopravvivenza impegnandoci a riconoscere un contributo autotassandoci con un tesoriere ed un coordinatore ciascuno per CastellAlfero e Frinco», conclude Carni.
Maurizio Sala