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Economia
Progetto

Un grappolo gigante per rilanciare l’economia dell’Astigiano

A proporre la realizzazione della struttura, che ospiterebbe ristoranti, attività commerciali e di promozione turistica, il Gruppo costruttori edili dell’Unione industriale

Immaginate una costruzione a forma di grappolo gigante, con un’altezza pari a circa 70 metri, nella zona centrale di Asti, ad esempio al posto del vecchio ospedale. Una costruzione che ospiti, all’interno di ciascun “acino”, un’attività diversa: negozi, ristoranti, uffici del turismo e spazi dedicati alla promozione dei prodotti vitivinicoli.
E’ l’originale proposta avanzata dal Gruppo costruttori edili dell’Unione industriale, che comprende 50 imprese per un totale di 600 dipendenti, illustrata alla stampa ieri (giovedì) dal capogruppo Carlo Fornaca.

La proposta

“Il nostro ragionamento – ha sottolineato – è partito dalla necessità di valutare e proporre iniziative per incrementare l’economia della provincia, in quanto l’edilizia non va solo identificata con il consumo di suolo, ma anche con il recupero di immobili abbandonati. Così abbiamo ideato questa importante iniziativa destinata a diventare un’attrazione unica in grado di promuovere la ricchezza principale del territorio: il vino. Asti deve tornare ad essere il collante dei comuni in cui vengono prodotti alcune tra le migliori etichette del mondo. Il grappolo gigante attirerebbe infatti turisti e curiosi che, visitandolo, potrebbero scoprire al suo interno tutto ciò che l’Astigiano offre (vini, cucina, paesaggi, cultura), cosicché, una volta usciti, sarebbero invogliati a visitare le località del territorio.
Altro aspetto importante, come ho accennato prima, è il recupero di immobili abbandonati. In questo caso abbiamo pensato all’ex Upim oppure al vecchio ospedale, che potrebbe anche contare su un’area verde al suo ingresso (il Parco della Resistenza) e tenere in vita la parte del chiostro”.

La progettazione

Il Gruppo costruttori edili si è dichiarato disponibile a finanziare lo studio di fattibilità, a patto che venga firmata una convenzione scritta che certifichi il parere positivo e l’adesione per l’avvio dei lavori di tutti gli Enti coinvolti, con relativa copertura economica. “Questo – ha precisato Fornaca – per non commettere l’errore del passato, quando come Gruppo costruttori, alla fine degli anni Ottanta, abbiamo finanziato progetti di costruzione di diversi parcheggi in città che poi non sono stati autorizzati dagli Enti competenti”.
“Il grappolo gigante – ha continuato – rappresenterebbe anche una sfida dal punto di vista tecnico, considerata la particolarità della struttura, per cui il progetto verrebbe affidato ad un architetto di fama, magari avviando un concorso di idee. Si comprende, quindi, come anche il finanziamento dello studio di fattibilità da parte nostra sarebbe oneroso dal punto di vista economico, ma siamo disposti a farlo perché ci crediamo. E, soprattutto, crediamo che possa rappresentare, finalmente, una soluzione per rivitalizzare l’economia della città e della provincia”. A questo scopo è stato anche creato un comitato di lavoro, con Carlo Fornaca referente e Guido Gallo vice, formato da Salvatore Falcone, Alessandro Scassa, Luciano Mascarino, Diego Truffa, Paolo Falcone, Paola Malabaila.

I costi

Il costo della struttura, ad un primo esame, varia dai 45 ai 50 milioni di euro. “I costi – ha precisato – si potrebbero coprire grazie ai privati, interessati ad investire per essere presenti con un’attività all’interno della struttura, e grazie a fondi pubblici, anche europei, che sto personalmente cercando, in presenza dei quali verrebbe bandita una gara pubblica nel rispetto del codice degli appalti. Una volta funzionante, la struttura starebbe “in piedi da sola” dal punto di vista economico, gestita da un consiglio di amministrazione con a capo un presidente”.
Il progetto, insieme a diversi altri temi, sarà sottoposto ai candidati sindaco alle prossime elezioni amministrative nel corso dell’incontro aperto agli associati all’Unione industriale che si terrà martedì 24 maggio in Municipio.

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