Sono 18 le imprese aderenti all’Unione industriale di Asti che hanno risposto positivamente all’appello di Confindustria, mettendo a disposizione i propri spazi nell’ambito del piano nazionale di vaccinazione anti Covid.
Rientrano così nella mappatura delle “fabbriche di comunità” promossa da Confindustria, che si è conclusa con l’adesione, su base volontaria, di oltre 7mila realtà imprenditoriali in nove giorni. Nell’85% dei casi si tratta di imprese del Sistema Confindustria, ma si sono candidate anche realtà al di fuori dal perimetro associativo.
Le parole del presidente Amalberto
«Auspichiamo – sottolinea Andrea Amalberto, presidente dell’Unione industriale di Asti – che, non appena la fornitura di vaccini sarà adeguata, venga attivata rapidamente la rete capillare di imprese che ha offerto la propria disponibilità. Migliaia di comunità di lavoratori potrebbero così essere vaccinate simultaneamente, rafforzando la rete nazionale e accelerando in maniera decisiva la corsa verso l’immunità diffusa».
Confindustria invierà tutte le informazioni raccolte al Commissario straordinario all’ermegenza Covid-19, gen. Francesco Paolo Figliuolo, che provvederà a individuare le realtà da coinvolgere in via prioritaria. Il tutto in attesa che venga definito un protocollo nazionale per le vaccinazioni in fabbrica, così da essere pronti quando la fornitura di vaccini andrà a regime. «Le imprese – conclude Amalberto – sono, ancora una volta, al servizio del Paese, consapevoli che per sconfiggere la pandemia serve uno sforzo comune».