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Vignaioli Piemontesi senza crisiIl fatturato 2013 cresce del 18%
Economia

Vignaioli Piemontesi senza crisi
Il fatturato 2013 cresce del 18%

Sembra non sentire crisi il bilancio dell'associazione Vignaioli Piemontesi che ha fatto i conti del 2013 con una bella sorpresa: un aumento del 18% del fatturato che passa dai 10 milioni 256 mila

Sembra non sentire crisi il bilancio dell'associazione Vignaioli Piemontesi che ha fatto i conti del 2013 con una bella sorpresa: un aumento del 18% del fatturato che passa dai 10 milioni 256 mila euro del 2012 ai 12 milioni 120 mila euro del 2013.

Non di soli affari però si è parlato nell'assemblea generale dei soci che si è tenuta a Castagnito, ma anche di due grandi obiettivi che l'associazione si è data. «Negli ultimi anni -? dice il direttore Gigi Biestro – la Vignaioli ha stretto accordi sempre più forti con le cooperative diventando il loro braccio operativo soprattutto nella commercializzazione. Da qui è nato il progetto Nuovimondi, una linea di bottiglie dedicate ai consumatori esteri, che premia la filiera virtuosa della cooperazione. Nello stesso tempo abbiamo saputo presentarci come partner credibile dell'industria, diventando un alleato prezioso nella promozione. Abbiamo tutte le carte in regola per affrontare i nuovi mercati emergenti come la Cina e il Sudamerica».

Da anni la Vignaioli è leader nella commercializzazione di vino sfuso: nel 2013 ha commercializzato oltre 45 mila ettolitri per un valore di 7,4 milioni di euro (+41). L'altra scommessa è l'Enoteca Noi che, a inizio anno, ha rinnovato locali e nome, confermando lo spirito di avvicinare il produttore di vino ai consumatori. Altra novità: l'acquisizione della rivista Barolo&Co. Vignaioli Piemontesi è il nuovo editore e ha nominato direttore responsabile il giornalista Giancarlo Montaldo.

Il successo della Vignaioli deve essere un orgoglio anche astigiano, visto che dalla nostra provincia arriva un peso importante in termini di quote di cantine sociali e aziende singole. Infatti, su 38 cantine sociali associate, 14 sono di Asti, la base associativa è a maggioranza astigiana; tra le aziende singole sono 51 i soci astigiani. L'anno scorso, fra le ultime acquisizioni, quella dell'ex cantina sociale di Bricherasio che ha portato in dote 58 soci.

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