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Economia

Venerdì sciopero generale senza Cisl
«Condividiamo i motivi, non i modi»

Dicembre tempo di scioperi, almeno fino al 12 del mese. L'ondata di protesta non sembra arrestarsi e su tutti i fronti le ragioni del malcontento si sintetizzano in una presa di posizione dei

Dicembre tempo di scioperi, almeno fino al 12 del mese. L'ondata di protesta non sembra arrestarsi e su tutti i fronti le ragioni del malcontento si sintetizzano in una presa di posizione dei sindacati e dei lavoratori contro il Jobs Act e il blocco dei contratti, in particolare per i dipendenti della pubblica amministrazione. Per questi motivi la CGIL e la UIL hanno proclamato per venerdì 12 uno sciopero generale. All'appello mancherà la CISL, che ha scelto di non partecipare alla mobilitazione.

«Questo non significa che la nostra confederazione non condivida i motivi della protesta. Semplicemente non abbiamo trovato l'intesa sui modi e sui tempi attraverso cui proclamarlo» spiega Sergio Didier, neo Presidente Provinciale CISL. Il sindacato ha infatti organizzato tra le giornate di mercoledì e giovedì una serie di manifestazioni a Napoli, Firenze e Milano per dire no alla riforma del governo. Giovedì una delegazione astigiana era presente nel capoluogo lombardo per chiedere lo sblocco dei contratti, la riforma fiscale e una maggiore equità, l'adeguamento delle pensioni al carovita e la difesa dai tagli del fondo destinato ai patronati, che erogano servizi preziosi e in forma gratuita ai cittadini. Non ultimo, si è ribadito il rifiuto dei punti del Jobs Act in materia di ammortizzatori sociali.

«Appoggiamo il riconoscimento dei diritti a una nuova fetta di lavoratori ma questo non può avvenire a discapito di chi quel diritto già lo vanta» commenta Didier. Il riferimento va, per esempio, alla CIG che il Governo intende estendere anche ai lavoratori che prima non ne avevano diritto mentre la CIG in deroga sarà eliminata. La CISL attende dunque un'apertura al dialogo da parte del governo. Se questo non avverrà, e solo allora, il sindacato si dice pronto a proclamare lo sciopero.

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