Sono trecento in tutto il Piemonte e li hanno chiamati vigneti spia per via dei prelievi delle uve per controllare il loro stato di maturazione. Le prime vigne ad essere "visitate" dagli
Sono trecento in tutto il Piemonte e li hanno chiamati vigneti spia per via dei prelievi delle uve per controllare il loro stato di maturazione. Le prime vigne ad essere "visitate" dagli esperti dei Vignaioli Piemontesi con i Consorzi di tutela del vino del Piemonte e le tre organizzazioni agricole, sono quelle di moscato. «Si controllano circa 300 vigneti spia -? dice Daniele Dellavalle, responsabile tecnico della Vignaioli Piemontesi – A inizio anno, facciamo una riunione in cui si decidono i vigneti da monitorare e si stabilisce una data d'inizio. Abbiamo iniziato in 5 vigneti precoci e meglio esposti di Moscato d'Asti. Riprenderemo lunedì 11 agosto con le uve chardonnay e pinot nero, e tra i vigneti di cortese dove nasce il Gavi».
I campionamenti continueranno fino a inizio ottobre: dal 18 agosto si prelevano campioni sulle uve bianche (sauvignon, arneis, favorita), dal 1° settembre si comincia con i rossi (dolcetto, freisa, pelaverga, merlot, cabernet sauvignon, barbera e nebbiolo). I prelievi vengono fatti dai tecnici della Vignaioli Piemontesi: oltre a Dellavalle, Daniela Tornato, Stefano Borgna, Michele Vigasio, Mauro Caldini. Le analisi vengono fatte dal Laboratorio Enocontrol, il centro analisi e ricerche agroalimentari di Alba.
Difficile fare previsioni sulla vendemmia di quest'anno, ma secondo Sandro Menotti, Confagricoltura Asti: «Lo sbalzo di temperatura tra notte e giorno ha velocizzato il processo di maturazione. Nel Sud Astigiano il brachetto e il nebbiolo sono già avanti nell'invaiatura, anche i grappoli di barbera sono quelli di un'annata precoce .Se finalmente arriverà un po' di caldo ad agosto, sarà di sicuro una vendemmia anticipata».