Proseguirà anche nel 2014 il progetto pilota di monitoraggio delle viti, in 29 comuni di cui Nizza è capofila, che mira a contrastare il diffondersi della temuta malattia delle piante nota come
Proseguirà anche nel 2014 il progetto pilota di monitoraggio delle viti, in 29 comuni di cui Nizza è capofila, che mira a contrastare il diffondersi della temuta malattia delle piante nota come flavescenza dorata. Se ne occupano i tecnici dellIstituto di Fitopatologia della Regione Piemonte, affiancati dai colleghi dellIstituto di Entomologia (a diffondere linfezione è un insetto, lo scaphoideus titanus), grazie al sostegno economico del Consorzio dellAsti docg e in collaborazione con le associazioni di categoria Confagricoltura, Cia e Coldiretti. Venerdì mattina a partire dalle 9,30 al Foro Boario nicese si farà il punto della situazione durante lormai consueto convegno annuale. «Sarà un incontro tecnico, per presentare i dati raccolti e landamento del progetto e sfatare qualche leggenda anticipa Mauro Damerio, assessore allagricoltura di Nizza. Parleremo infatti anche di alcune pratiche di contrasto possibili per la flavescenza, diffuse tra gli agricoltori ma in molti casi poco efficaci nonché prive di basi scientifiche».
Quanto proposto dalla Regione, ricorda lassessore, per il momento non è la cura ma permette il contenimento della diffusione della patologia tra le piante; in parallelo si stanno portando avanti le ricerche e le sperimentazioni per trovare un rimedio definitivo: «In questi anni si è fatto un lavoro di sensibilizzazione, inoltre lutilizzazione delle trappole tra i filari ha permesso di monitorare lo spostamento degli scafoidei, facendo i trattamenti in maniera sincronizzata. Sono stati individuati come focolai di infezione gli incolti, vigneti abbandonati e in molti casi divenuti in parte boschi». Tra le tematiche trattate venerdì mattina ci saranno appunto le modalità per intervenire, laddove la vegetazione sia ormai boschiva e richieda diverse procedure sul fronte burocratico.
Un successo dellanno appena concluso, ricorda Damerio, sarebbero stati gli incontri informali con singoli proprietari terrieri, per suggerire la pulizia degli incolti: «A Nizza abbiamo potuto risolvere l80% delle situazioni, per un totale di una trentina di ettari, senza bisogno di ordinanze. Vorremmo estendere questo tipo di incontri a tutti comuni coinvolti nel progetto, pur rendendoci conto che in alcuni casi la pulizia di un incolto significa per il proprietario una spesa di migliaia di euro». Relatori venerdì, oltre a Damerio e al sindaco di Vinchio Andrea Laiolo, saranno i tecnici del settore fitosanitario della Regione Ivan Albertin, Aurelio del Vecchio, il referente del progetto Paola Gotta, Paolo Camerano dellIstituto per le Piante da Legno e lAmbiente, Daniele Eberle del Consorzio dellAsti e Paolo Guercio della Provincia.
Fulvio Gatti