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Mario Capanne e Ileana Spalla
Cultura e Spettacoli

Ad Asti si parla del ’68 con Mario Capanna

Sabato 5 maggio, alla Casa del teatro 3, presenterà il libro “Noi tutti”. A seguire lo spettacolo teatrale “Il fiume della prepotenza”

Mario Capanna

Doppio appuntamento, sabato 5 maggio, alla Casa del teatro 3 – L’Arcoscenico di via Scarampi 20 ad Asti. Si comincerà alle 18 con la presentazione del libro “Noi tutti” (Garzanti) di Mario Capanna. Scrittore e politico, è stato fra i principali leader del movimento giovanile del Sessantotto e segretario e coordinatore di Democrazia Proletaria.
Alla presentazione, cui parteciperà l’autore, interverranno Laurana Lajolo e Roberto Gatti.

Il libro

Scrive Capanna: «Un “nuovo Sessantotto” non basterebbe: occorre qualcosa di più e di meglio, se gli esseri umani vogliono avere un futuro». A distanza di cinquant’anni l’autore – uno dei grandi protagonisti della stagione di protesta – torna a confrontarsi con le conquiste e le delusioni di un movimento che voleva cambiare il mondo. Il bilancio di Capanna è in chiaroscuro, ma ancora oggi non viene meno la fiducia nella possibilità di creare una società più giusta e la convinzione dell’attualità di quel messaggio di speranza. Perché, pur scontrandosi contro una globalizzazione che aumenta drammaticamente le disuguaglianze, c’è ancora una lezione che le nuove generazioni possono imparare da quegli anni carichi di speranza e vitalità, ed è riassunta in un pronome: noi. È solo con la capacità di andare oltre l’individualismo, con la forza di ragionare insieme per migliorarsi, con l’impegno a procedere aldilà dell’isolamento che è ancora possibile costruire un futuro per noi, per il pianeta che abitiamo, e per tutti quelli che verranno.
L’ingresso alla presentazione è libero.

Lo spettacolo

Seguirà, alle 21, lo spettacolo teatrale “Il fiume della prepotenza”, presentato ad AstiTeatro 33. Da un’idea di Ileana Spalla, con adattamento teatrale a cura di Mario Capanna, ha la regia di Sergio Danzi. Musiche originali di Daniele Ferretti, disegni di Gino Vercelli e scenografie di Ottavio Coffano.
«Nel corso del tempo – spiega Ileana Spalla – tutto è stato analizzato, ma mai nessuno ha scritto prima d’ora la storia della prepotenza. Eppure la prepotenza accompagna la nostra vita, anzi, spesso la domina. Dall’origine dell’uomo ai nostri giorni il percorso di questo grande fiume, sempre in crescita, sta travolgendo le nostre esistenze. Dalla consapevolezza dei greci a Cartagine e Hiroshima passando per la conquista dell’America, le Crociate e il Colonialismo fino ad arrivare ai nostri giorni. Certo la prepotenza ha cambiato aspetto, si è adeguata ai tempi, si è “travestita”: oggi ha a disposizione un apparato scientifico tecnologico che prima non poteva avere, e il suo potere sta nella rimozione. La rimozione è la leva con cui la prepotenza tiene sospeso il mondo: si è senza radici, non si sa da dove si viene e non si sa dove si va. E questo genera l’angoscia, questo ci chiude nel cerchio della solitudine. Pensate a quanto è facile oggi, rispetto al passato, viaggiare, comunicare. Eppure mai come prima si è persa l’abitudine al dialogo e al confronto. E la sensazione è di essere sempre più soli. L’equilibrio è l’alternativa, l’unica via possibile per riappropriarci delle nostre esistenze e costruire un futuro diverso: meno profitto e più umanità. L’essere, non l’avere o l’apparire. Questa è la condizione per costruire uomini migliori in grado di dare la grande svolta, il cambiamento necessario per proseguire in questo nuovo millennio».
Ingresso: 6 euro.
Per ulteriori informazioni: www.larcoscenico.it. info@larcoscenico.it.

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4 risposte

  1. Un sessantottino, ex segretario e coordinatore di Democrazia Proletaria ed un vitalizio di 5.000 € al mese non collimano!.

  2. Caro Silvano, non dirglielo. Potrebbe obiettare che, per colpa di una legge regionale della Lombardia che vieta di cumulare vitalizio e stipendio pubblico, si è dovuto dimettere da presidente del Corecom della regione Umbria e rinunciare cosi ad un altro migliaio di euro al mese…

  3. Purtroppo troppo spesso ipocrisia ed avidità vanno a braccetto.

  4. Veramente vergognoso … l’aria di Roma (poltrone) fa male a tutti ….

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