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Buona pratica

Ismail regala ai braccianti agricoli più tempo per moglie e figli

Impiegato al patronato di Confagricoltura ha diffuso le informazioni sul congedo parentale. Al punto da vincere un premio europeo

Ismail Azougagh

Ismail lavora al Patronato Enapa di Confagricoltura Asti

Ismail è l’esempio di come basti la persona giusta al posto giusto per far decollare un diritto per i lavoratori ignorato fino a prima.

Lui, che di cognome fa Azougagh, è di origini marocchine ma vive in Italia da oltre 20 anni e ha trasferito la sensibilità provata per sua moglie e la sua grande famiglia (hanno quattro figli fra i 9 anni e i 6 mesi) ai tanti lavoratori che ogni giorno affollano gli sportelli del Patronato Enapa di Asti Agricoltura (Confagricoltura) in cui lavora.

Al punto da meritarsi un importante premio, il Parca (Parental leave champions award) del progetto Grass Ceiling.

Il termine “parental” all’interno del nome del premio è determinante, perché spiega bene l’opera quotidiana di Ismail.

Cosa fa Ismail

«Qui passano tanti lavoratori, prevalentemente impiegati in  agricoltura e io mi occupo soprattutto degli stranieri - racconta lui stesso - Fin da quando lavoro a questo ufficio mi sono reso conto che quasi nessuno di loro, che sia padre, sa della possibilità di usufruire di un congedo parentale entro i 12 anni di età di ogni figlio. Ed è un vero peccato».

Il congedo parentale di cui parla Ismail è quello previsto dalla legge che prevede di poter fruire di un totale di 10 mesi dei quali 3 pagati all’80% fino ai 6 anni di età del figlio e gli altri  al 30%. 

«Io stesso ne ho usufruito per tutti i miei quattro figli ed è un sostegno molto utile - spiega ancora - E’ un modo per affiancare e sostenere le mogli che spesso si sobbarcano la gran parte del lavoro di educazione e cura dei figli ed è anche uno strumento che consente di essere più presenti nella vita della famiglia e dei figli. Un esempio? Quando un bambino sta male oppure deve fare il vaccino, la moglie, invece di andare in ambulatorio portandosi dietro gli altri figli, può contare sul padre che può stare a casa a guardarli oppure andare lui in ambulatorio dividendosi la cura degli altri bambini con la moglie. Oppure tutti quei casi in cui c’è bisogno di dare più sostegno in famiglia senza attingere a permessi e ferie. E’ fondamentale che i figli, nella loro infanzia, abbiano esempi di cura parentale da entrambi i genitori, non solo dalla madre come accade in maggioranza».

Impennata di richieste da quando viene diffuso

Un concetto molto progressista che Ismail spiega a tutti i suoi utenti.

«Per fare le pratiche, vengo a sapere chi ha figli piccoli e chi no e quando ne parlo ai padri, cascano tutti dalle nuvole. Allora spiego loro che esiste questo diritto, che ne possono fruire sia le madri che i padri lavoratori dipendenti e autonomi regolarmente iscritti. E questa spiegazione funziona, perché il numero di padri che lo utilizza, da quando ne parlo, è aumentato moltissimo». Un’opera di sensibilizzazione che raccoglie la soddisfazione e il ringraziamento dei padri, molti dei quali impiegati nei lavori  in agricoltura, con quei   mesi in più a disposizione per stare con la famiglia e i figli nei momenti in cui ce n’è più bisogno.

A Bruxelles per ricevere il premio

Un successo che non è sfuggito ai responsabili europei del Grass Ceiling che nei giorni scorsi, a Bruxelles hanno premiato Ismail accompagnato dalla direttrice Mariagrazia Baravalle.

«Siamo onorati per questo riconoscimento - ha commentato la direttrice di Asti Agricoltura - frutto dell’impegno svolto nei progetti attinenti al congedo parentale nel territorio rurale con particolare interesse verso quello maschile. Un lavoro che contribuisce in modo significativo all’uguaglianza di genere, all’inclusione sociale e al miglioramento del benessere delle famiglie di agricoltori».

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