29 Maggio 2019 12:35:26
Colpa, forse, dei voti “disgiunti”, cioè la preferenza accordata a un candidato di una lista differente da quella sul quale si è tracciato la croce. O, più probabile, un errore formale compiuto da un presidente con i suoi scrutatori in un seggio. Tant’è che a Santo Stefano Belbo l’ufficio elettorale non è riuscito a chiudere in tempo le operazioni di conteggio dei voti.
Il voluminoso plico, un sacco con schede, faldoni e registri è così stato inviato «all’Ufficio centrale elettorale per il completamento delle operazioni» aveva scritto sul proprio sito il Ministero dell’Interno. Contrattempo che ha coinvolto il sindaco Luigi Icardi, candidato a un seggio in Regione per la Lega.
Al momento della chiusura delle operazioni il primo cittadino aveva in dote 3220 preferenze. Mancavano all’appello solo quelle del proprio Comune, oltre 1300, che a conteggio ultimato lo hanno proiettato a Palazzo Lascaris.
La mancata chiusura delle operazioni di spoglio entro la mezzanotte ha lasciato di stucco il paese, in attesa della proclamazione del primo cittadino in consiglio regionale. Dal Comune non si sbottonano e glissano con un signorile <non c’è nulla da commentare o da aggiungere. Sono cose che possono capitare anche a chi ha più esperienza>.
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