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Il coronavirus "cancella" anche il Polentonissimo di Monastero Bormida

Polentonissimo Monastero

Un solo annullamento della sagra, nel 1945

Dopo un tira-e-molla durato giorni, tra smentite e conferme, l’emergenza Covid-19 ha avuto la meglio anche sul Polentonissimo di Monastero Bormida. L’appuntamento di domenica 8 marzo, che dal 1573 apre le manifestazioni primaverili in Valle Bormida, non si farà. Lo annunciano Comune e Pro Loco che, loro malgrado, hanno dovuto apporre il timbro “Annullato” sul cartellone. «Sono state giornate difficili e concitate per la Pro Loco e la comunità di Monastero Bormida, vista l’incertezza sulla possibilità di svolgere l’antica e tradizionale Sagra del Polentonissimo – dice, sconsolato, il presidente Enrico Garbarino che, appena eletto, ha dovuto vedersela con un avversario difficile da sconfiggere -. Infatti l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus aveva bloccato ogni evento fino al primo marzo, ma poi il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ha escluso il Piemonte dalle misure più restrittive, pur confermando l’importanza degli accorgimenti generali per evitare il propagarsi del contagio, consentendo un graduale ritorno alla normalità».

La Pro loco era pronta con l'organizzazione

Apertura che aveva incoraggiato gli organizzatori a confermate il programma. «In un primo momento si era deciso di procedere con la festa e di non perdere una tradizione così radicata e importante per il paese e per la valle – aggiunge il presidente -. Domenica e lunedì scorsi la Pro Loco, con un gruppo di volontari, aveva iniziato i preparativi per la complessa organizzazione dell’evento, in cui erano previste in ogni caso alcune misure di sicurezza come dispenser di disinfettante messi a disposizione del pubblico, posti a tavola più distanziati e così via. Anche la Prefettura di Asti, interpellata in merito, aveva confermato l’assenza di divieti specifici, pur con le cautele generali da applicare in questo periodo particolare». Martedì, invece, la doccia fredda arriva dall’acuirsi del contagio. Così dalla Pro loco. «Nella serata di martedì la situazione piemontese ha subito un brusco peggioramento con la comunicazione di nuovi casi a Novi, Alessandria e Tortona, con le voci di sospetti contagi ad Acqui». A questo si aggiungono le “raccomandazioni” arrivate dalla Presidenza del Consiglio sulle restrizioni imposte, tra le altre, a tutte le manifestazioni per un mese sull’intero territorio nazionale.

«Decisione sofferta ma necessaria»

«Sospendere la sagra è stata una decisione sofferta – conferma Enrico Garbarino – ma di fronte alle notizie pervenute si è scelta una soluzione di prudenza. Con dispiacere ci scusiamo con tutti coloro che avevamo già coinvolto per la organizzazione, e con tutte le aziende che ci hanno sostenuto con le inserzioni pubblicitarie, che saranno recuperate per la prossima edizione. Ci saranno tante altre occasioni nel corso dell’anno per visitare Monastero, gustare i prodotti tipici, le mostre e le manifestazioni culturali che questo piccolo ma vivace paese offre da anni a turisti e visitatori. Prima fra tutti la camminata delle 5 Torri, che si svolgerà il 10 maggio».

Il sindaco Gallareto: «Lavoriamo per l'edizione del 2021»

Gli fa eco il sindaco Luigi Gallareto, altrettanto amareggiato. «Confesso che fino all’ultimo abbiamo cercato di dare vita al Polentonissimo. Si pensi che l’ultimo annullamento risale al 1945, in pieno conflitto mondiale. Ma il buon senso e la situazione in aggravamento ci hanno obbligati a questa scelta dolorosa ma necessaria. Vorrei ringraziare i giovani membri della Pro Loco che hanno dato prova di serietà e di equilibrio in questo momento complicato e che, alla loro prima festa, hanno subito dovuto affrontare una situazione mai vista prima. Sono un gruppo responsabile e unito, che tutto il paese sostiene e supporta. E poi tutti insieme si sta già pensando all’edizione 2021, che sarà straordinaria e fuori dal comune proprio per superare il disagio di quest’anno».  

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