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Il sindaco Rasero: "Interventi urgenti sul Tanaro per garantire la sicurezza della città"

Tanaro

Obiettivo prioritario

Uno dei principali obiettivi della Giunta guidata da Maurizio Rasero, più volte sottolineato durante la campagna elettorale, riguardava (e riguarda tuttora) la messa in sicurezza della città ottenibile grazie ad una serie di interventi mirati sui corsi d’acqua, con particolare attenzione ovviamente al Tanaro. «Fin dal periodo immediatamente successivo all’insediamento della Giunta che presiedo - afferma il Sindaco - abbiamo cercato di individuare le problematiche inerenti al Tanaro, rivolgendoci ad esperti che fossero in grado di seguire adeguatamente la situazione. Per il sottoscritto in particolare, la sicurezza idrica della città da sempre ha rappresentato una priorità. Da troppo tempo sul fiume non erano stati fatti interventi rilevanti, pertanto con l’assessorato competente, presieduto da Stefania Morra, abbiamo agito rivolgendoci a quegli enti che avrebbero potuto fornirci un aiuto prezioso. Su tutti l’AIPO, agenzia interregionale per il fiume PO, incontrando il direttore Luigi Mille e i suoi collaboratori.

Lavori sul punto di iniziare

Siamo alla fine del 2020, ma i lavori non sono ancora partiti. Motivo? «La burocrazia “in primis” e tutta una serie di intoppi inattesi ci hanno impedito di muoverci celermente. Cito ad esempio – prosegue Rasero – la bonifica da ordigni bellici (BOB) del corso d’acqua, ossia la necessità di eseguire la valutazione del rischio dovuto alla possibile presenza di ordigni residuati di guerra rinvenibili durante le attività di scavo sul fondo del fiume e nelle zone immediatamente a ridosso dello stesso.» Nell’incontro tra gli esponenti della Giunta e i vertici di AIPO avvenuto nel 2019 venne confermato il finanziamento di un milione e 124 mila euro per “lavori inseriti nel programma straordinario di interventi di manutenzione sul reticolo idrografico”. Successivi sviluppi? «E’ stata poi firmata una convenzione tra l’Autorità di bacino e la Regione per l’assegnazione dei fondi. L’AIPO ha appaltato i lavori e l’azienda che se li è aggiudicati ha proposto un ribasso d’asta del 28%, consentendoci così di risparmiare una somma sostanziosa che potremo utilizzare diversamente in loco. Finalmente, dopo aver espletato tutta questa lunga serie di pratiche burocratiche, siamo giunti alla stretta finale e già tra poco, in questo stesso mese, i lavori dovrebbero prendere il via. Non intendiamo più aspettare, ben consci del fatto che ci stiamo avviando verso la brutta stagione e che i lavori con ogni probabilità dovranno essere interrotti. Se dovesse capitare ripartiremo appena possibile in primavera.»

Da ponte a ponte

Qual è il tratto di fiume interessato? «Quello tra i due ponti: lo stradale di Corso Savona e il ferroviario della linea Asti-Acqui. Verranno rimossi quasi 40.000 metri cubi di materiale litoide per scongiurare situazioni di pericolo che possono coinvolgere tutta la città e, in particolare, la zona sud. Senza scordare che in precedenza erano già stati portati a termine lavori di sistemazione e ripulitura su verde e alberi sia lungo la tratta cittadina del Tanaro sia nella parte finale del Borbore.» Sono previsti ulteriori interventi sul Tanaro? «L’Asp interverrà potendo usufruire di una cifra di 5 milioni e 200 mila euro, utilizzandoli per risolvere le problematiche legate al funzionamento del depuratore. In occasione dell’ultima piena è accaduto che il livello del Tanaro sia andato al di sopra dei cinque metri, avvicinandosi alla soglia di pericolo indicata dalla Protezione Civile. L’acqua ha superato la quota di scarico del depuratore, che ha quindi interrotto la propria attività. Nel corso di questi eventi di piena eccezionali l’impianto del depuratore di Asti, per non essere allagato, deve quindi chiudere gli scarichi sino al passaggio dell’onda di piena. Non avendo più uno sbocco naturale, la rete fognaria può rigurgitare causando allagamenti soprattutto nelle zone a quota più bassa.» L’Asp risolverà il problema con un intervento in seguito al quale verrà realizzato un impianto che solleverà le acque di scarico del depuratore oltre la quota di massima piena del Tanaro. Così facendo il depuratore stesso funzionerà anche in situazioni critiche e di emergenza.

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