Asti, la mascherina "no alla violenza" diventa un oggetto cult

Distribuite dalla Banca del Dono

Successo al di sopra delle aspettative per le mascherine contro la violenza sulle donne avviata dal Comune di Asti. Promossa dagli assessorati alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità, la mascherina “No alla violenza sulle donne” è diventata una moda virale che ha benevolmente contagiato moltissimi astigiani e astigiane. Basta dare uno sguardo al mosaico di foto di chi l’ha acquistata e indossata per rendersi conto che ha raggiunto ogni livello della nostra comunità. Sono già quasi 300 le mascherine distribuite con la raccolta di offerte che superano i 1500 euro. Ma non è finita qui, perchè ci sarà tempo ancora fino al 9 dicembre per acquistarne una o più di una presso la sede dell’Associazione Il Dono del Volo alla Banca del Dono di piazza roma 8 (per info 0141/399084). A fronte di un’offerta per ogni mascherina acquistata, il ricavato sarà messo a disposizione delle donne vittime di violenza per l’acquisto di biancheria intima e di beni di prima necessità. Si tratta di un kit di prima accoglienza che viene approntato per essere consegnato alle donne che si trovano in emergenza e che, spesso con i figli piccoli, devono lasciare la casa coniugale così in fretta da non potersi portare dietro neppure l’indispensabile. La scelta di imprimere su una mascherina il messaggio di solidarietà e di sostegno a tutte le vittime di violenza, ha anche un significato tristemente attuale di protezione di sè stessi dal contagio senza dimenticare però gli altri. Fra coloro che hanno acquistato le mascherine anche l’associazione Progeo di Asti il cui presidente Danilo Baggio ha disposto che venissero distribuiti fra tutti i volontari. Ieri mattina, in tribunale, anche gli addetti alla vigilanza della Mek Pol le indossavano per solidarietà nei confronti delle donne vittime di violenza.