Politica
18 Dicembre 2025 10:58:00
Guerre e dazi, l'Europa è al bivio e il confronto è aperto
È stato un convegno molto partecipato e denso di argomenti di attualità “Guerre e dazi: quale difesa per l’Europa?” che si è svolto nei giorni scorsi ad Asti, nella sede della Casa Editrice Team Service, organizzato dalla Sezione di Asti del Movimento Federalista Europeo insieme alla Fondazione Goria. Numerose le personalità che, moderate dal giornalista Carlo Cerrato, hanno voluto essere presenti anche da remoto.
Ad aprire i lavori è stato un breve filmato, omaggio ad Aldo “Cerot” Marello, convinto europeista e tesserato MFE di Asti, seguito da un video in ricordo del Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, prematuramente scomparso nel 2022. Numerosi anche i rappresentanti istituzionali intervenuti, tra questi l’assessore comunale Giovanni Boccia, i consiglieri Maria Ferlisi, Renato Berzano e Roberto Migliasso mentre relatori sono stati Domenico Moro del Comitato Federale MFE, Oreste Gallo, dell’Ufficio del Dibattito Regionale MFE Asti e Davide Arri, Segretario MFE Asti.
A inizio lavori sono arrivati i saluti del Segretario Nazionale, Roberto Castaldi e del Segretario Regionale, Stefano Moscarelli poi i contributi esterni di Bruno Tabacci, Marco Follini e Pierferdinando Casini. «L’Europa si trova sola, per la prima volta, a difendere i valori su cui si fonda l’Unione Europea, – ha esordito Gallo – in primo luogo la dignità della persona»; ha quindi sottolineato la resistenza ucraina «energia per far ripartire il progetto federalista» e ricordato la celebrazione della Giornata dell’Europa che quest’anno si è svolta a Kyiv.
Si è quindi toccato il tema della difesa europea: «È necessario iniziarne la costruzione già a trattati vigenti, utilizzando la Cooperazione Strutturata Permanente – è stato tra l’altro detto – e istituendo un Sistema Europeo della Difesa che coordinando i 27 eserciti degli attuali membri, includa un 28° esercito federale entro una cornice di controllo democratico; è un problema di volontà politica, da affrontare organizzando una mobilitazione di massa e coinvolgendo il governo italiano».
Le conclusioni sono state tratte da Davide Arri: «Dobbiamo fare dell’Unione Europea, Premio Nobel per la Pace, un gigante forte e buono che illumini e dia speranza – ha detto il Segretario MFE Asti - le sfide che stiamo vivendo ci renderanno più forti e coesi, noi non permetteremo che il mondo venga governato con la violazione del diritto internazionale, nell’ingiustizia e dalla logica dell’essere forte con i deboli e debole con i forti, - ha infine rassicurato - supereremo le ostilità delle potenze esterne; dobbiamo farcela per il presente e il futuro dell’intero pianeta».
Aut. Tribunale di Asti n. 61 del 25/09/1953
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