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Sanità

Andrea Morra è il nuovo direttore della Struttura complessa di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl di Asti

Il Dottor Morra prenderà servizio a partire dal 1 Gennaio 2026

Andrea Morra è il nuovo direttore della Struttura complessa di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl di Asti

Il direttore generale Giovanni Gorgoni ad Andrea Morra

Andrea Morra è il nuovo direttore della Struttura complessa di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl AT.

Astigiano, 53 anni, si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Torino nel 2001, dove ha anche ottenuto la specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva nel 2004 e, nel 2006, il Master di II livello in Gestione del Rischio nelle Aziende Sanitarie.

Dopo le prime esperienze professionali presso l’Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari e come vicedirettore sanitario della Casa di Cura Humanitas Cellini, nel 2006 ha intrapreso il percorso nell’organizzazione delle cure primarie, lavorando fino al 2018 nei servizi territoriali dell’Asl Città di Torino.

Nel novembre 2018 è approdato al Distretto dell’Asl AT, dove ha guidato la struttura semplice “Assistenza primaria ed Implementazione del PNRR”, occupandosi in particolare dei medici convenzionati e dell’assetto dei servizi territoriali. Tra le altre attività, figura l’impegno come professore a contratto presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia “A. Gemelli – Roma” (sede formativa di Torino) e all’Università di Torino, con insegnamenti dedicati a programmazione dei servizi sanitari, organizzazione delle aziende sanitarie e dell’igiene, epidemiologia e problemi prioritari di salute.

«La prevenzione è uno strumento indispensabile per poter garantire un buon livello di salute alla nostra popolazione di riferimento, con ricadute sia sul singolo individuo, sia sulla sostenibilità del sistema nel suo complesso – commenta il dottor Morra – come suggerisce l’indirizzo intrapreso dalla nostra Direzione Strategica, si lavorerà per implementare sempre di più la stretta sinergia tra i Servizi dell’Asl AT e i soggetti del territorio - comuni, scuole, Prefettura, ARPA, associazioni di volontariato/terzo settore chiamati a concorrere al principio di “one health”, ovvero alla visione integrata della salute, come patrimonio umano e ambientale, da difendere con la responsabilità di tutti e di ciascuno. In quest’ottica un’attenzione particolare verrà riservata alla tutela della popolazione più fragile».

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