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La protesta

Nuovo supermercato Lidl, si riaccende la battaglia degli ambientalisti per "vendicare" i sette platani abbattuti

Il Circolo SEquS Asti organizza per lunedì 29 dicembre un flashmob per ricordare quello che viene definito dal sodalizio «un disastro urbanistico»

La protesta degli ambientalisti per i sette platani

L'ultimo sit in del Comitato SEquS Asti prima dell'abbattimento dei platani di corso Savona

La battaglia del Circolo SEquS Asti per "vendicare" l'abbattimento dei sette platani di corso Savona, rasi al suolo per lasciare spazio all'insediamento del nuovo supermercato Lidl e alle opere di urbanizzazione collegate al relativo Pecli, non si è ancora conclusa. Anche se di recente l'attenzione dell'opinione pubblica astigiana si è concentrata, in prevalenza, sulla nuova rotonda a ridosso del ponte sul Tanaro, costruita per regolare la viabilità in ingresso e uscita da via Lungotanaro dei pescatori (dove c'è uno degli accessi al parcheggio del supermercato), gli ambientalisti non si sono dimenticati la vicenda dei platani.

Per questo il Circolo SEquS Asti organizza per lunedì 29 dicembre, alle ore 11, un flashmob per ricordare quello che viene definito dal sodalizio «un disastro urbanistico» oltre a voler ribadire la denuncia per «danno ambientale».

«Siamo qui per non dimenticare il torto che riteniamo sia stato fatto ai cittadini di Asti dall’amministrazione comunale e dal gruppo Lidl che hanno scelto di sacrificare il bene comune in nome del profitto economico - si legge in una nota stampa del Circolo - Non possiamo dimenticare i sette platani che vivevano in questo luogo, al posto dell’attuale marciapiede. Sette alberi che ci regalavano ombra, frescura e benefici ambientali, assorbendo anidride carbonica e producendo ossigeno. Tutto questo è stato cancellato per fare spazio a un cubo di cemento. Per noi, questo rappresenta un danno ecosistemico grave e irreversibile».

SEquS Asti, che ha presentato un esposto alla Corte dei Conti del Tar, ha quantificato il danno ambientale «in 70.000 euro per ogni anno di vita non vissuto dai platani». Con il flashmob gli ambientalisti vogliono inoltre denunciare «un modello di sviluppo fondato su consumismo e sprechi, che spinge a comprare sempre di più e sempre più in fretta, mentre il territorio viene impoverito e l’ambiente distrutto [...] Siamo oggi qui, di fronte a questo cubo di cemento voluto dalla giunta comunale di ieri e di oggi, per ricordare a noi stessi a tutte e tutti che non accettiamo decisioni prese senza rispetto per la città, per chi la vive e per la natura».

Anche per questi motivi, SEquS chiede agli astigiani di aderire all'appello pubblicato via web sul sito www.ecologistieuropei.it

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