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"La messa non cambierà, ma alcune espressioni saranno modificate"

Prastaro Marco

Vescovo Marco Prastaro

Obbedisce a due finalità l’introduzione del nuovo Messale, il libro liturgico seguito dal sacerdote per la celebrazione della messa. La revisione italiana del Messale scaturito dal Concilio arriva a diciotto anni dalla terza edizione, varata dalla Santa Sede nel 2002. «La celebrazione non cambierà - spiega il vescovo Marco Prastaro - in quanto le modifiche riguarderanno solo alcune parole ed espressioni utilizzate. Il nuovo Messale, infatti, recepisce i cambiamenti culturali della società e modifica alcuni termini delle preghiere per una maggiore fedeltà al testo della Bibbia».

I cambiamenti

Le novità riguarderanno vari momenti della celebrazione, tra cui la preghiera del Padre Nostro, il rito della pace, l’atto penitenziale, il Gloria, l’Agnello di Dio e il congedo finale. «Per quanto riguarda le modifiche causate dai mutamenti culturali - continua mons. Prastaro - si noterà, ad esempio, che la formula “Supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli” è stata modificata con “e voi fratelli e sorelle” proprio perché nel linguaggio parlato si è diffuso questo tipo di sensibilità». «Per dare spazio a traduzioni più fedeli, invece, saranno inserite le invocazioni in greco “Kýrie, eléison” e “Christe, eléison” sull’italiano “Signore, pietà” e “Cristo, pietà”. E questo perché la parola pietà non rende il concetto di amorevolezza e misericordia che invece è bene sottolineare». La modifica che si noterà maggiormente sarà comunque quella del Padre Nostro. La parte in cui si dice “rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo” diventerà “rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo”, mentre “non ci indurre in tentazione” cambierà in “non abbandonarci alla tentazione”. «Infine - conclude il vescovo - sarà richiesta una maggiore sobrietà al momento dello scambio della pace (attualmente sospeso per rispettare i protocolli anti contagi, ndr) in modo da restare maggiormente concentrati sulla liturgia». Il nuovo Messale, che nelle parrocchie piemontesi sarà seguito da oggi, dovrà essere recepito obbligatoriamente in tutta Italia a partire dal giorno di Pasqua 2021. Elisa Ferrando

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