La rivolta dei giorni scorsi alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere ha avuto un’eco fra gli agenti di polizia penitenziaria di tutta Italia, Asti compresa.
Per questo motivo tutti i sindacati di polizia penitenziaria presenti alla casa di reclusione di Quarto, in segno di vicinanza con i colleghi hanno proclamato lo stato di agitazione e la contestuale astensione dalla mensa di servizio a partire da venerdì.
«Lo stato di agitazione e l’astensione permarranno fino a quando non saranno accolte le nostre rimostranze e non si riceverà un degno segnale di attenzione verso il personale di polizia penitenziaria stanco dell’immobilismo dell’amministrazione e stufo delle modalità di impiego nell’attuale esecuzione penale» scrivono i sindacati uniti. I quali chiedono anche al Prefetto di Asti una riunione per ricevere una esposizione diretta e chiara di quanto sta accadendo all’interno del carcere di Asti, oggetto di numerose segnalazioni da parte delle organizzazioni sindacali.