Arte
23 Dicembre 2025 09:38:00
Paolo Conte all'interno del percorso espositivo
Sta suscitando una vasta eco mediatica la mostra "Paolo Conte. Original", inaugurata lo scorso 5 novembre a Palazzo Mazzetti. Al centro oltre 140 opere del cantautore astigiano. Protagonista di una carriera che l'ha reso illustre nel mondo, ha infatti coltivato fin da giovane anche una riservata passione per la pittura e il disegno.
«L’esposizione sta destando interesse tra i media italiani e stranieri e ha già ottenuto un importante riconoscimento, in quanto ci è già stata richiesta dall’estero», sottolinea Francesco Antonio Lepore, presidente della Fondazione Asti Musei che ha promosso l’esposizione in collaborazione con Arthemisia. «Per quanto riguarda il pubblico - continua - gli ultimi dati parlano di 8mila visitatori. Dal nostro osservatorio possiamo affermare che si tratta di un pubblico attento ed esigente. Nella maggior parte dei casi sono turisti italiani e stranieri (Spagna, Nord Europa, America), per i quali Paolo Conte rappresenta una scoperta oppure una conferma, se rientrano già tra i suoi fan».

Paolo Conte insieme ai dipendenti di Palazzo Mazzetti e ai vertici della Fondazione Asti Musei
Una considerazione confermata dal fatto che il pubblico mostra interesse verso gli articoli del bookshop interno. «Abbiamo già venduto 400 cataloghi - racconta Lepore - oltre a dischi, cd e addirittura xerigrafie, dal costo importante, che riproducono le principali opere esposte. Va sottolineato che tutto ciò che è presente all’interno del negozio, dal cd di “Razmataz” al cofanetto dei successi che hanno puntellato la lunga carriera di musicista, è stato accuratamente scelto dal Maestro».
La mostra, visitabile fino al 1° marzo, sarà aperta con il consueto orario durante le vacanze di Natale, ad eccezione del 25 dicembre, quando sarà chiusa. Appuntamento speciale il 27 dicembre: alle 17 si svolgerà la visita guidata gratuita con Manuela Furnari, curatrice della mostra, senza costi aggiuntivi rispetto al biglietto (per partecipare telefonare allo 0141/530403).
«A gennaio, poi» anticipa Lepore, ci saranno ulteriori sviluppi: subito dopo Natale oppure nelle prime settimane di gennaio hanno promesso una visita due fan del Maestro — un cantautore e un regista premio Oscar — di cui non può per ora rivelare il nome. In secondo luogo sarà alimentato il coinvolgimento delle scuole grazie al programma didattico messo a punto. In cantiere proposte per gli studenti dalle elementari alle superiori: tramite una selezione di opere le classi conosceranno i disegni realizzati da Conte, con riferimento alle tecniche artistiche e ai colori. «Inoltre» conclude Lepore, sarà indetto un premio speciale per valorizzare soggetti e tecniche pittoriche legate ad opere presenti in mostra; il Presidente di giuria sarà il Maestro.
La mostra, la più ampia mai realizzata in Italia e all'estero, non propone un ritratto a tutto tondo di Paolo Conte, ma si concentra sull'artista figurativo. Conte ha coltivato per tutta la vita una riservata passione per l'arte visiva, formandosi come pittore e disegnatore. Dopo aver esposto nel 2000 al Barbican Hall di Londra e in diverse città italiane fino al 2007, nel 2023 è stato invitato alla Galleria degli Uffizi di Firenze, confermando il suo legame con l'immagine. I suoi lavori conducono il visitatore al centro della sua poetica: elegante, malinconica, jazzata e ironica. La mostra si compone di 143 lavori su carta, messi a disposizione dalla Fondazione Egle e Paolo Conte, eseguiti con tecniche diverse in un arco di tempo di quasi settant'anni, divisi in tre nuclei distribuiti nelle sale del piano terreno e dei sotterranei del museo.
L'esposizione, realizzata in collaborazione con Arthemisia, è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso alle 18) senza pagare un biglietto apposito, ma acquistando il biglietto di ingresso per visitare Palazzo Mazzetti (5 euro) oppure lo smarticket che dà diritto a visitare tutti i siti museali cittadini gestiti dalla Fondazione Asti Musei. Per informazioni: 0141/530403.
Aut. Tribunale di Asti n. 61 del 25/09/1953
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