Lo scorso sabato pomeriggio, nell’ambito dell’evento organizzato congiuntamente dal Consolato generale cinese a Milano e dal Comune di Asti in collaborazione con la Camera di Commercio, l’Unione industriale, l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e il Consorzio dell’Asti DOCG, a seguito dell’individuazione della nostra città come sede per l’organizzazione del Forum annuale di approfondimento dedicato allo sviluppo di nuovi rapporti commerciali tra Italia e Cina, alla Camera di Commercio si è tenuto il Forum sulla collaborazione sino-italiana del commercio legato all’iniziativa “Nuova Via della Seta”, la storica via che collegava l’impero cinese al Mediterraneo e che molti considerano una sorta di prima “globalizzazione” economica e culturale.
All’incontro, molto affollato, erano presenti molte personalità tra cui il sindaco Maurizio Rasero, Marco Gabusi assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Loretta Bologna assessore al Turismo del Comune, Renato Goria e Andrea Amalberto rispettivamente presidente della Camera di Commercio e dell’Unione Industriale, Song Xuefeng console generale Repubblica Popolare Cinese in Milano e Wang Bo rappresentante Associazione Imprese Cinesi in Italia. In sala c’erano circa ottanta imprenditori di Asti e provincia e cinquanta cinesi in rappresentanza di vari settori, dal turismo all’edilizia, dall’enogastronomia alla meccanica, alla progettazione e costruzioni fino ai trasporti e ai beni di lusso.
Il sindaco Rasero: «Giornata straordinaria e storica»
Un confronto tra aziende e un’ opportunità per sviluppare ulteriormente i contatti tra i sistemi economici italiani e cinesi, «una giornata straordinaria e storica» l’ha definita Maurizio Rasero che ha esordito dicendo: «Sono abituato a fare a braccio i miei discorsi, ma oggi leggerò anche per consentire la traduzione». Rasero ha poi tributato un applauso a Loretta Bologna per l’impegno dimostrato nell’organizzazione dell’evento e ringraziato il console generale della Repubblica Cinese per aver espressamente scelto Asti come sede dell’ incontro. «Un’iniziativa che testimonia l’amicizia tra Italia e Cina che, nel corso del tempo, - ha ancora detto Rasero – ha saputo mantenersi e rinnovarsi».
Il sindaco ha poi sottolineato come Asti sia ancora una città a misura d’uomo, l’importanza della sua posizione strategica e i suoi punti di forza tra cui le colline, la coltivazione della vite, la produzione vinicola, punta avanzata dell’agricoltura piemontese ed eccellenza a livello mondiale. «Il proficuo rapporto tra imprenditori cinesi che hanno già fatto investimenti astigiani – ha concluso Rasero – attesta l’apertura dell’economia astigiana ad investitori stranieri ed in settori diversi». A conclusione degli interventi delle varie personalità, è stato quindi chiaro l’interesse e l’intenzione di trasformare le opportunità in fatti concreti «e questo anche grazie – come a fatto notare Marco Gabusi – alla capacità di Asti di rappresentare le tante peculiarità del nostro Piemonte».