Lutto
18 Dicembre 2025 10:34:17
Alberto Migliardi al centro, nel novembre dello scorso anno con gli imprendiotri americani del settore enologico che aveva ospitato a Canelli
Per lui il "sogno americano" si era veramente realizzato: partito da Castel Boglione, era arrivato in California quasi per caso, tecnico di una delle aziende canellesi del packaging più innovative, la Intercap, leader nel settore delle capsule per le bottiglie del vino.
"Non sapevo nulla della California, era stato un salto nel buio" raccontava anni dopo. Alberto Migliardi là in California aveva poco alla volta scalato tutte le tappe che lo hanno portato ad essere il titolare della Aps packaging and automation, azienda leader in California nel settore dell’enomeccanica.
Aveva un altro sogno, Alberto, quello di ritornare al suo paese (di cui il padre Carlo è stato lo storico sindaco) dove erano le sue radici. Quel sogno non si realizzerà: se ne è andato a 43 anni, lasciando la moglie Nicole, i figli Alice e Filippo , i genitori Carlo e Laura, il fratello Lorenzo.
Il paese lo ricorderà sabato 20, con una cerimonia "come sarebbe piaciuta a lui": prima la messa, alle 11, nella parrocchiale del paese, poi, al termine, un momento di convivialità in piazza: "Sarà una mangiata semplice, da condividere insieme, proprio come sarebbe piaciuta ad Alberto che amava stare in compagnia e godersi il tempo con le persone care. Un'occasione per ricordarlo nel modo più autentico possibile" annuncia il fratello Lorenzo.
Nel novembre di un anno fa, Migliardi aveva organizzato una visita in Italia per una quarantina di operatori del settore enomeccanico statunitense in occasione del Simei, l'importante fiera di Milano. Non era mancata una tappa a Canelli e sulle colline Patrimonio Unesco (evento intitolato “A day in Canelli”), con visita alle Cattedrali storiche, alle aziende enomeccaniche ed “escursioni enogastronomiche” con cena finale alle Cantine Contratto, accolti dal sindaco di Canelli Roberta Giovine. “I miei ospiti erano entusiasti per quello che hanno visto e assaggiato – aveva detto Migliardi – noi non ci rendiamo bene conto di quello che abbiamo qui, ma è un patrimonio grandissimo. La qualità della vita ci è invidiata in tutto il mondo: e io conto di poter tornare presto tra queste colline”. Un sogno rimasto innterrotto.
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