Indagine
19 Dicembre 2025 18:28:00
Mentre la famiglia, il fidanzato, gli amici e l'intera comunità di Montegrosso si appresta a dare l'addio a Matilde Baldi, 20 anni, morta tre giorni fa in seguito al grave incidente di giovedì della scorsa settimana, c'è un altro piano che sta lavorando alle tragiche circostanze che hanno strappato la vita alla giovane.
E' quello investigativo, che investe direttamente la Procura della Repubblica di Asti decisa a ricostruire in ogni minimo particolare i momenti che hanno preceduto quell'impatto fatale fra la Porsche ai 200 km orari condotta da Franco Vacchina, 60 anni, astigiano, e la Fiat 500 sulla quale viaggiava come passeggero Matilde Baldi e condotta dalla madre Elvia.
La Procura lavora ad una causa ben precisa, che è quella di una gara fra la Porsche di Vacchina e quella di un amico, Davide Bertello, che viaggiava alla stessa velocità folle su quel tratto di autostrada percorsa anche dalla madre e dalla figlia, di ritorno dal lavoro di quest'ultima. La prima Porsche è riuscita a "scartare" la Fiat 500 mentre quella condotta da Vacchina le è arrivata sotto e non ha più fatto in tempo, tamponandola violentemente e facendola letteralmente staccare dalla strada. E' in questo terribile volo che Matilde, atterrando, ha battuto la testa contro la portiera. Sia lei che la madre indossavano le cinture di sicurezza, ma di fronte ad un tamponamente di tale violenza, non sono bastate per salvare la vita della ragazza ricoverata gravissima all'ospedale di Alessandria dove è mancata cinque giorni dopo. La famiglia ha disposto l'espianto degli organi e Matilde rivirà in tante persone che potranno proseguire la loro vita grazie a lei.
Non ci sono segni di frenata sull'asfalto e le testimonianze raccolte finora andrebbero tutte in questa unica direzione: quella di una folle e sciagurata corsa sull'autostrada fra auto sportive incuranti del rischio.
Sono stati raccolti anche i video delle telecamere di controllo dell'autostrada che, attualmente, sono stati visionati solo dal sostituto procuratore che sta coordinando l'indagine. Martedì, quando verrà affidato l'incarico della consulenza cinematica all'ingegner Roberto Bergantin, anche per le parti sarà possibile guardarli. La famiglia di Matilde, che si è affidata all'avvocato Pierpaolo Berardi, ha annunciato di voler affiancare il suo consulente di parte, l'ingegner Giuseppe Cresta.
Sarà compito degli ingegneri ricostruire posizione dei veicoli, velocità, punti di impatto: tutti dati utili per ricondurre responsabilità nell'incidente.
Aut. Tribunale di Asti n. 61 del 25/09/1953
Direttore Fulvio Lavina
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