Morte in carcere
30 Dicembre 2025 19:05:35
Nominato Garante dei Detenuti del carcere di Asti da qualche mese, Domenico Massano si è trovato di fronte alla peggiore delle situazioni che possa riguardare un recluso. Il suo suicidio. Questo il suo intervento frutto di un ragionamento che, dalla posizione ricoperta, tiene conto di fatti e circostanze verificate.
«Sono da poco uscito dalla Casa di reclusione di Asti dove ho trascorso la mattinata dopo aver appreso con profonda costernazione la tragica notizia del suicidio di una persona detenuta, arrestata da pochi giorni, ed esprimo la mia vicinanza ai suoi famigliari. È un dramma che colpisce profondamente e che testimonia il senso di solitudine e l’affievolirsi di ogni speranza per chi viene recluso. Secondo quanto mi è stato riportato dalla Direzione dell’area sanitaria e dal Comandante della Polizia Penitenziaria, molto provati per l’accaduto, il personale in servizio è intervenuto non appena accortosi della situazione senza, purtroppo, riuscire ad evitarne il tragico epilogo.
Si tratta dell’ottantesima persona che quest’anno si è tolta la vita in carcere.
Non si tratta di numeri, ma di vite che si sono tragicamente spente. Vite che non ci possono lasciare indifferenti, che devono interrogare e che devono riportare l’attenzione sulla drammatica situazione che si vive entrando nelle carceri del nostro paese. Il cronico sovraffollamento e le carenze di personale, che affliggono il nostro sistema penitenziario, carcere astigiano incluso, sono problemi che richiedono urgenti soluzioni per prevenire ulteriori drammi, per garantire la finalità della pena costituzionalmente prevista e per restituire speranza.
Nel corso della mattinata mi sono anche recato a parlare con un’altra persona detenuta che era reclusa nella stessa sezione e che, con tristezza e rassegnazione, mi ha detto: purtroppo il carcere è anche questo. Ma non deve essere così. È importante rompere il muro di silenzio che avvolge il carcere per riportare speranza, riconoscere le sofferenze che vi si vivono e attuare interventi concreti ed immediati per migliorare la situazione e garantire diritti»
Aut. Tribunale di Asti n. 61 del 25/09/1953
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