Panathlon Club Asti, racconto di molti anni di fruttuosa attività
Tra le eccellenze astigiane e i sodalizi che si sono attivati con grande spirito di iniziativa nell’ambito locale figura certamente il Panathlon Club. Andiamo a ripercorrerne i molti anni di florida attività.
La nascita del Panathlon Club Asti
Al Circolo P.C.E. (Piemonte Centrale di Elettricità, oggi Enel) di c.so Volta, il 26 aprile 1962, nasceva il Panathlon Club Asti, il 77° in Italia, l’8° in Piemonte. Erano dodici gli sportivi astigiani facenti parte del primo nucleo; nell’ambito di questi soci promotori primo presidente pro-tempore fu quella sera eletto Mario Casuzzi con Corrado Malfa a ricoprire il ruolo di segretario. Ne facevano parte Felice Appiano (Ippica), Paolo Bonaccorsi (Sport equestri), Giuseppe Bosia (Caccia), Mario Casuzzi (Impianti sportivi), Michele Canobbio (Cronometristi), Leonardo Cendola (Enti sportivi), Tito Cendola (Tiro a volo), Giuseppe Clinanti (Pesca Sportiva), Corrado Malfa (Pallacanestro), Giuseppe Muratorio (Sport invernali), Fausto Murialdi (Tennis) e Evasio Sillano (Calcio). Del 4 Ottobre 1962 la riunione inaugurale con prestigioso ospite della serata l’allora presidente del Panathlon International Aldo Mairano. Nel breve volgere di qualche mese i soci diventavano 18: per la prima volta comparivano su di una comunicazione del 5 maggio 1963 Venanzio Marcellino (Motociclismo), Giuseppe Maranzana (Automobilismo), Agostino Rosa (Medicina dello Sport) e Umbero Micco (Hockey prato). Salivano ulteriormente a ottobre con l’ingresso di Oreste Arrobbio (Arbitri), Michele Serra (Palla a volo), Giuseppe Veglio (Judo), Aurelio Visetti (Atletica Leggera) e Carlo Bruno (Calcio). Quasi sessanta anni di vita per un club di servizio dove si sono alternati altri 16 presidenti: Giuseppe Muratorio (‘66/ ’69), Umberto Micco (‘70/’71), Giuseppe Graziano (‘76/’79), Bruno Faussone (‘80/’81), Giancarlo Franco Caracciolo (‘86/’89), Paolo Artusio Icardi (‘92/’95), Giorgio De Alexandris (‘96/ ’97), Ezio Mosso (‘98/’99) - Gian Franco Toppino (2000/’01 - ‘06/’07), Carlo Simonetti (‘02/‘03 ), Alessandra Visioli (2004/2005), Leo Luca Campagna (2010/2013), Gianmaria Piacenza (2014/2017), Mario Vespa (2018/2019), con l’ex capitano del Palio che ha passato il “testimone” a Mauro Gandolfo nel 2020. Ben 5 i "bienni" di Michele Serra (‘72/’75 - ‘82/’85 - ‘90/’91) che, scomparso nella primavera 2020, è stato anche per 6 anni past president, 8 anni governatore d’area e per un biennio governatore del distretto Italia. Il 2020 doveva essere un anno ricco di impegni per il Panathlon Club Asti che ha potuto realizzare, a fronte della pandemia in atto, una minima parte del suo tradizionale programma. A febbraio serata dedicata al golf e a metà settembre quella con la socia Luigina Zeppa Gentile (nel Panathlon dal febbraio 1976) a “celebrare” le 2000 vette scalate nel corso della sua lunga carriera in “quota”. Un Panathlon Club Asti anche promotore della serata di gala abbinata alla presentazione del Giro d’Italia ad Asti di fine settembre; in collaborazione con il comitato di tappa, presieduto da Giovanni Trombetta e per gran parte composto dai panathleti Beppe Giannini, Walter Massasso, Gianmaria Piacenza, Sergio Scuvero e Giovanni Turello.
Le parole di Gandolfo
«In effetti - le parole di Mauro Gandolfo - questo è stato davvero un anno che non dimenticheremo e che a livello personale era iniziato con una grande sfida: essere il presidente di questo importante club di servizio allo sport che si appresta, tra poco più di un anno, a celebrare i sessanta anni di attività».
Un club attualmente composto da 60 soci (Alberto Contratto il “decano”, datando maggio 1971 la sua entrata), tra i quali 11 donne, in rappresentanza di una ventina di discipline sportive. Anche attento alla solidarietà. In particolare nei confronti dei ragazzi diversamente abili, operando in città una società, il GSH Pegaso, fondata nel 1989 da Giorgio De Alexandris (anche presidente del Panathlon astigiano nel biennio ‘96/’97) e che ha aderito nella scorsa primavera, unitamente agli altri club di servizio astigiani, alla raccolta fondi in favore delle strutture sanitarie locali subito dopo l’inizio della pandemia.
Ancora Gandolfo. «Obiettivo del club al pari degli altri club sparsi in tutto il mondo (arrivato ad evere circa 13.000 soci distribuiti in circa 300 sodalizi), è quello di promuovere i valori dello sport con la calendarizzazione di conviviali mensili a "tema" (di regola il 2° giovedì di ogni mese) con ospiti e testimonial a "respiro" nazionale ed internazionale». Giornalisti, da Candido Cannavò a Beppe Conti, da Emanuele Dotto a Paolo Viberti, da Gianfranco Mazzoni a Mario Poltronieri e Francesco Marino. Ed ancora sportivi, atleti e dirigenti; tra gli altri Livio Berruti oro alle Olimpiadi di Roma 1960 nei 200 piani, l’ex arbitro Pierluigi Collina “fischietto” della finale del mondiale 2002 Brasile-Germania, il cestista Dino Meneghin, il C.T azzurro di ciclismo Davide Cassani, l’oro nel Judo a Sidney 2000 Pino Maddaloni, Fabio Basile, 200a medaglia d’oro azzurra alle Olimpiadi di Rio, l’argento olimpico con la nazionale di volley a Rio Matteo Piano e più recentemente l'ex campionessa di sci di fondo Stefania Belmondo (accreditata nella sua carriera di 10 medaglie Olimpiche e 13 iridate tra il 1989 e il 2002) “testimonial” dei Premi “Studio & Sport nel Novembre 2019. Venuti a raccontare lo sport dal loro “osservatorio” privilegiato, essendone in varia veste stati - o ancora oggi - protagonisti.
Nel corso dell’anno sono molteplici gli “eventi” promossi ed organizzati dal Panathlon Club Asti. «Nel mese di Aprile si rinnova - a partire dal 1991 - uno degli "appuntamenti" d’eccellenza con la consegna dei “Premi Panathlon”riservati a sportivi astigiani (più di un centinaio finora i premiati) in momenti diversi della loro carriera sportiva. Evento quest’anno annullato, ma che ci auguriamo di riproporre nella prossima primavera con la consegna dei riconoscimenti 2019/2020 a Matilde Vitillo/Giovani emergenti, Gianni Trombetta/premio alla carriera, Claudio Borin/premio assoluto e Simone Basso/premio diversamente abili».
Dopo l’annullamento a giugno della gara sociale (nel 1973 il battesimo agonistico a bocce sui campi all’aperto del Rist. La Grotta, vinta dall’allora socio Fulvio Lucotti), era saltata a fine Settembre la consueta gita sociale che dopo Roma (2014 - Santo Padre), Rovigno/Trieste (2015 - Barcolana), Vevey/Losanna (2016 - Museo Olimpico), Assisi e Arquata del Tronto (2017 - Progetto di solidarietà per le aree colpite dal terremoto l’anno precedente) e Reggio Emilia/Maranello (2019 - Museo Ferrari), avrebbe dovuto portare a fine Settembre i panathleti a Firenze (Centro tecnico di Coverciano) e Siena. A novembre era stata annullata anche la cerimonia di consegna dei Premi “Panathlon Studio & Sport” (la prima edizione nel 1999) riservata ad atleti astigiani dall’ottimo profitto scolastico. Nel ricordo di Adriano Fracchia (Scuole Secondarie di 1° grado), Marco Ercole (Scuole Secondarie di 2° grado), Giorgio De Alexandris (“Diversamente abili”) e di Franco Gentile (“Fair Play”).
«Il mio augurio - ha concluso Mauro Gandolfo - è che si possa tornare quanto prima alla normalità. Partendo dalla salute. E non dimentico un pensiero per i nostri soci, soprattutto per coloro che hanno sofferto il virus in prima persona o che hanno perduto persone care. Soci che nonostante l’attività ridotta hanno confermato l’appartenenza al club anche per il futuro».