Linverno porta bene agli Orange del calcio a 5 che si sono aggiudicati, in un Palasanquirico ribollente (anche in campo la temperatura era altissima, forse troppo) la seconda edizione della Winter
Linverno porta bene agli Orange del calcio a 5 che si sono aggiudicati, in un Palasanquirico ribollente (anche in campo la temperatura era altissima, forse troppo) la seconda edizione della Winter Cup di cui erano già detentori. Alla fine hanno deciso i rigori, ma lo spettacolo è stato appassionante e incertissimo fino alla fine. Dunque lo sport astigiano mette in cascina il primo alloro nazionale di una certa importanza della stagione 2015. Ci voleva, perchè la giornata non è stata di quelle particolarmente esaltanti con la sconfitta interna dellAsti a undici al Censin Bosia (dopo aver però conquistato un punto prezioso a Bra a metà settimana) e quella esterna dellHasta Volley nellultima di andata.
Fortunatamente cè anche lOmega Basket a tenere alto il morale. La squadra di coach Bosia, ancora una volta in formato ridotto, ha vinto bene in trasferta con eccellenti prestazioni di Fassone e Negri. Se qualche volta riuscisse a giocare a roster completo sarebbe il massimo. Restiamo in campo cestistico per segnalare che talvolta le promesse vengono mantenute. E il caso di Nicola Borsato, SBA classe 98, convocato alle Giornate Azzurre, progetto basket giovanile nazionale, che si tengono a Torino e Novara nei prossimi giorni. Soddisfazioni anche in campo hockeistico per la Moncalvese femminile che ha ottenuto il pass per le finali nazionali dellIndoor League dei primi di Febbraio a Bologna. Tutto questo come anteprima ad un prossimo fine settimana che promette bene per gli appassionati dello sport per lo sport. Da una parte la tanto sospirata riapertura della piscina comunale coperta con allegata nuova (e temporanea) gestione, dallaltra le finali dei campionati italiani di serie A di tamburello indoor maschili e femminili con la Monalese a rappresentare lAstigiano in entrambe i tornei in programma al Palasanquirico (ed a Cossombrato).
Qualcuno sostiene, non senza qualche ragione, che questo non sia il vero tamburello, ma lo spettacolo è comunque assicurato e di questi tempi è tutto grasso che cola. Restando al tambass, non sarebbe male se qualcuno si ricordasse che cinquantanni fa, mese più mese meno, tre mitici quanto coraggiosi personaggi monferrini decisero, in un noto Caffè di Moncalvo, che era ora di far tornare grande il tamburello astigiano. Gli straordinari risultati di quella leggendaria riunione si sarebbero visti di lì a poco e se nel 2015 il torneo a muro celebrerà, malgrado la sua cronica gracilità, il quarantesimo compleanno lo deve soprattutto a quei tre. Come si dice? Per non dimenticare.