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Fucecchio: un formidabile Pusceddu porta Samo in Paradiso

Bighino montava Quan King, grigio di proprietà di Carlo Sanna

Nerbate e polemiche

Nerbate tra Contrade rivali, polemiche a non finire, scontri tra sostenitori delle diverse fazioni…
Movimentata la domenica del Palio di Fucecchio, nella quale ha brillato, su tutti, un grande, grandissimo Valter Pusceddu, detto Bighino, protagonista di due corse da incorniciare che hanno regalato il successo alla Contrada Samo, sette anni (2011) dopo l’ultimo trionfo. La Contrada rossoblu, che aveva avuto in sorte dall’assegnazione il grigio Quan King, cavallo di proprietà del fantino della Contrada Ferruzza Carlo Sanna, ha meritato la vittoria in virtù della perfetta conduzione di corsa di “Bighino” prima in batteria (gestione al risparmio) e poi in finale, balzando subito al comando alla caduta del canapo.
Ma andiamo con ordine.

Prima batteria

Il sorteggio della prima batteria mandava in pista, dallo steccato, Samo (Valter Pusceddu su Quan King), San Pierino (Simone Mereu su Red Riu), Porta Bernarda (Alberto Ricceri su Farfadet su Pecos), Querciola (Andrea Coghe su Contestetou), Torre (Adrian Topalli su Resta) e di rincorsa Borgonovo (Simone Fenu su Pressing de Mores).
Resta, soggetto montato da Adrian Topalli, manifestava evidenti difficoltà ad entrare tra i canapi (situazione analoga a quella vista a Siena lo scorso agosto con Luigi Bruschelli su Tornasol). Renato Bircolotti, subito chiamato al lavoro, era perfetto nel gestire la situazione: il mossiere di Castiglion Fiorentino iniziava con tranquilli inviti verbali a Topalli nel farsi sotto, ma, appurata l’impossibilità del cavallo nell’andare al canapo, ecco che la sua voce si faceva più autoritaria, nel chiaro intento di tutelare l’incolumità delle altre cinque accoppiate al via.

Esclusa la Torre

La situazione andava sempre più incancrenendosi, fino ad arrivare alla decisione, difficile ma inevitabile, di estromettere la Torre dalla prima batteria. Topalli lasciava la pista piangendo, tra gli applausi del pubblico che comprendeva appieno il suo dramma. In cinque al via e Bircolotti in un amen trovava il momento buono per abbassare. Scattava in testa San Pierino, tallonato da Samo, Borgonovo e Porta Bernarda. I fantini di queste quattro Contrade limitavano al massimo l’affaticamento dei loro cavalli, visto che Coghe (Querciola), pur nerbando non ce la faceva a riportarsi sotto. In finale San Pierino, Samo, Borgonovo e Porta Bernarda. Unica esclusa la Querciola.

Seconda batteria

Seconda batteria (sotto la pioggia): dallo steccato, Porta Raimonda (Jonatan Bartoletti su Tidoc), Sant’Andrea (Gavino Sanna su Ungaros), Massarella (Giuseppe Zedde su Quarzo Blu), Ferruzza (Carlo Sanna su Unico de Aighenta), Botteghe (Andrea Mari su Uired) e di rincorsa Cappiano (Luigi Bruschelli su Brigantes). Due false e poi il via buono. Era subito “bagarre”, con nerbate che volavano per l’intero primo rettilineo tra Cappiano (Gigi Bruschelli) e la rivale Ferruzza (Carlo Sanna).

Ferruzza: sogno svanito

Le due contendenti restavano attardate rispetto alle altre quattro accoppiate, che non dovevano fare altro che mantenere le posizioni acquisite alla mossa per ottenere l’accesso alla finale. Sant’Andrea tagliava per primo il traguardo, precedendo nell’ordine Botteghe, Massarella e Porta Raimonda. Staccate Ferruzza e Cappiano. Carlo Sanna, uno dei due favoriti della vigilia insieme a Pusceddu, veniva così eliminato alla pari di Bruschelli, che centrava però l’obiettivo di far fuori la rivale dalla corsa al successo. Scazzottata tra i sostenitori della Ferruzza che andavano a cercare i contradaioli di Cappiano: doveva intervenire la forza pubblica.

La finale

Finale: dallo steccato, Porta Raimonda (Jonatan Bartoletti su Tidoc), San Pierino (Simone Mereu su Red Riu), Samo (Valter Pusceddu su Quan King), Botteghe (Andrea Mari su Uired), Borgonovo (Simone Fenu su Pressing de Mores), Sant’Andrea (Gavino Sanna su Ungaros), Porta Bernarda (Alberto Ricceri su Farfadet du Pecos) e di rincorsa Massarella (Giuseppe Zedde su Quarzo Blu).

Il volo vincente di “Bighino”

Quattro partenze false, poi alla mossa valida a fiondarsi in testa era Samo, tallonato da Massarella. Volavano nerbate tra le rivali Raimonda e Bernarda, mentre Valter Pusceddu col suo Quan King volava sicuro verso il trionfo. Strepitosa la rimonta compiuta da Sant’Andrea (Gavino Sanna), che risaliva dalla settima alla seconda posizione. Terza sul palo Massarella. Poteva così esplodere la gioia dei contradaioli di Samo. Da sottolineare la splendida prova di Pusceddu, oculato e freddo in corsa, svelto come un gatto alla mossa. Bravissimo Renato Bircolotti: è lui il miglior mossiere d’Italia e a Fucecchio per l’ennesima volta lo ha dimostrato.

Massimo Elia

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