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San Pedro, cactus magico e veloce
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San Pedro, cactus magico e veloce

In queste settimane ancora troppo fredde per pensare alle fioriture primaverili, vivai e garden center invitano a riscoprire cactacee e succulente proponendo distese di piantine, spesso minuscole,

In queste settimane ancora troppo fredde per pensare alle fioriture primaverili, vivai e garden center invitano a riscoprire cactacee e succulente proponendo distese di piantine, spesso minuscole, tutte diverse per forma e dimensione. Il prezzo per i vasi più piccoli è solitamente di pochi euro e il successo è assicurato, trattandosi di varietà facili da coltivare con poche semplici accortezze. Ecco allora che scatta la mania di collezionismo o, per lo meno, la tentazione di portare a casa una mini-colonia di mini-succulente, per ricreare, sulla mensola della libreria o sul davanzale della finestra, un angolo tropicale.

Tra le tante specie tra cui scegliere, non mancherà di dare grandi soddisfazioni l'Echinopsis pachanoi, un cactus endemico dell'Equador e del Perù. Comunemente chiamato Cactus di San Pedro, è considerato dai popoli andini una pianta magica per le sue proprietà psicoattive. Incredibilmente resistente, non solo cresce su terreni impervi, ma lo fa anche molto più velocemente di altri suoi simili, a dismisura, finché non cede sotto il suo stesso peso. A quel punto, caduto a terra, getta nuove radici e nuovi germogli. Pur non arrivando a tanto, anche in vaso questo cactus non scherza: da una piantina di pochi centimetri non è raro ritrovarsi a dover fare i conti con un gigante di quasi due metri!

Non a caso, gli esemplari adulti, caratterizzati da uno o più fusti colonnari ramificati alla base, dai quali si diramano "bracci" minori, sono utilizzati nelle regioni tropicali per realizzare siepi e staccionate verdi. L'Echinopsis pachanoi non è particolarmente esigente. Dopo l'acquisto va trapiantato in un vaso appena più grande con terriccio universale misto a sabbia e annaffiato solo quando il terreno è secco. In estate va sistemato in pieno sole; in inverno ritirato in un locale luminoso con temperature di 10-13°C. Se la temperatura è più bassa (mai inferiore ai 7°C) non va annaffiato fino alla primavera successiva. Si moltiplica per talea.

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