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Censis/ Italia spaccata, gap politici-cittadini. E monta protesta
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Censis/ Italia spaccata, gap politici-cittadini. E monta protesta

Censis/ Italia spaccata, gap politici-cittadini. E monta protesta
Con divaricazione rischio di populismo rancoroso


Roma, 7 dic. (TMNews)
– Da una parte i politici, concentrati sul rigore dei conti pubblici e sulla riabilitazione internazionale del Paese. Dall’altra i cittadini, rimasti “soli” ad affrontare la crisi economica con “affannose” strategie di sopravvivenza. E’ un’Italia spaccata, quella fotografata dal Censis nel 46esimo rapporto sulla situazione sociale del Paese nel 2012. Un’Italia indignata che vede montare sempre più la protesta contro la politica. Una protesta, però, che non trova rappresentanza.

Per il Censis “istituzioni politiche e soggetti sociali” vivono da “separati in casa”. Le dinamiche interne hanno visto una “parallela discontinuità”. Da un lato, le istituzioni politiche si sono concentrate con rigore sulla fragilità dei conti pubblici e della nostra credibilità finanziaria internazionale, sulla riduzione delle spese, le riforme settoriali, la razionalizzazione dell’apparato pubblico. Dall’altro lato, i soggetti economici e sociali sono rimasti soli con le loro affannose strategie di sopravvivenza, anche scontando sacrifici e restrizioni derivanti dalle politiche di rigore. “Questa divaricazione – avverte il Censis – può generare poteri oligarchici, da una parte, e tentazioni di populismo, anche rancoroso, dall’altra”.

Il doppio tsunami della crisi economico-finanziaria e del crollo reputazionale di forze politiche e istituzioni ha investito i politici della Seconda Repubblica. Nell’ultimo anno i partecipanti a iniziative di protesta contro la politica sono stati il 4,1% della popolazione (fra i giovani la quota sale al 13%). “Questa forte disponibilità dell’opinione pubblica all’indignazione e alla mobilitazione “contro” si iscrive nel contesto più generale di crisi delle democrazie rappresentative che attraversa gran parte delle società europee, ma assume in Italia caratteri più radicali e una diffusione più consistente”.

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