India/ Padre vittima stupro chiede impiccagione per più giovane
“E’ stato il più spietato, da adulto diventerebbe un mostro”
Roma, 4 gen. (TMNews) – Emergono a poco a poco alcuni dettagli, irripetibili, dello stupro di gruppo ai danni delle 23enne indiana, poi deceduta. Secondo l’Hindustan Times, che ha avuto accesso ad alcune parti del lungo rapporto della polizia sull’accaduto, dei sei uomini che si sono accaniti brutalmente sulla ragazza, il più giovane è stato quello più spietato.
Il padre della vittima ha parlato con L’Economist Times e ha chiesto l’impiccagione per il giovane: “E’ il più giovane che dovrebbe essere punito per primo… E’ stato lui ad aver adescato mia figlia sull’autobus e ad averla torturata spietatamente”. “Se è stato capace di tanta brutalità a 17 anni, immaginate quale mostro potrà diventare una volta più grande! Il governo dovrebbe ridurre la maggiore età a 12 o 15 anni. A nessuno dei sei accusati dovrebbe essere permesso di mettere più piede fuori dal carcere… Dovrebbero essere impiccati. Sono una minaccia per qualsiasi donna in strada”.
Ieri il tribunale indiano che si occupa del caso ha incriminato formalmente di omicidio, sequestro e stupro cinque dei sei uomini responsabili dell’aggressione. Il sesto, il più giovane appunto, dovrebbe essere processato separatamente a causa della sua minore età. Ma sono in corso controlli burocratici e anche analisi ossee per stabilire se il giovane abbia davvero 17 anni.