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Da Vetri e Serramenti Asti ci spiegano perché le paratie in cristallo superano per efficienza quelle in plexiglass
La fase 2 dell’emergenza sanitaria è iniziata e, lentamente, i negozi, gli uffici, le fabbriche stanno tornando in attività. Una sola parola d’ordine guiderà la ripresa: sicurezza. Quest’ultima dovrà essere garantita più di prima, ma all’utilizzo di mascherine, guanti e altri dispositivi di protezione individuale arriva in soccorso uno dei materiali più usati da sempre: il vetro.
Resistente, versatile, pulito, facile da igienizzare, personalizzabile nelle misure, sicuro e anche riutilizzabile all’occorrenza: il vetro è il materiale ideale per predisporre paratie strutturali da piazzare sui banconi dei negozi, alle casse, sui tavoli, negli open space degli uffici, nelle varie attività dove c’è un’interazione tra pubblico e operatori così da creare una barriera fisica che blocchi l’eventuale diffondersi del virus. Per la realizzazione di questi divisori si fa abbondante uso della plastica, del plexiglass, ma spesso si sceglie quest’ultimo senza sapere che il cristallo non solo garantisce la stessa protezione, se non di più, ma possiede anche qualità superiori. A spiegare quali siano è Stefano Secci, titolare di “Vetri e Serramenti” di Asti, con sede in via Vigna 15, telefono 0141 439606 – 329 9056210.
“Ci sono due motivi per cui suggerisco di usare il cristallo anziché il plexiglass: – racconta – il primo è una questione di rispetto dell’ambiente dal momento che il pianeta deve abbattere l’uso della plastica e se ora facciamo finta di niente dimostriamo di essere poco coerenti e seri su queste tematiche. Poi ricordo che il vetro è adatto a qualsiasi luogo nel quale si voglia creare una protezione individuale: è un materiale resistente nel caso qualcuno dovesse finirci contro per una qualsiasi ragione, non si rompe, non si riga, è fisso e non ondeggia, non ingiallisce nel corso del tempo e non si opacizza dando sempre una perfetta sensazione di pulito e igiene. In più, essendo modulabile e riutilizzabile, qualora un giorno non dovesse più servire come protezione individuale o paratia, potrà essere tagliato, su misura, per trasformarlo in una mensola, un tavolo, un acquario o altro”. Da qui si capisce che la vita del cristallo non si esaurirà terminata l’emergenza Coronavirus, ma continuerà riadattando i pannelli al nuovo utilizzo.
Anche per quanto riguarda il costo ci sono sorprese interessanti. “Noi facciamo pagare il cristallo quanto il plexiglass, – spiega Secci – ma effettuiamo gratuitamente il sopralluogo dal cliente, il taglio personalizzato e l’installazione. Anche il trasporto in tutta la provincia di Asti è del tutto gratuito mentre, se ci chiamano nell’Albese, o comunque in altre province, applichiamo solo le spese di viaggio. Evadiamo gli ordini in 24/48 ore, tutti su misura e tutti certificati senza considerare che per le attività che decidono di posizionare queste paratie è prevista una detrazione fiscale come da attuale normativa”.
In definitiva scegliere il vetro anziché la plastica rappresenta un vantaggio indiscutibile, a costo invariato, ma si rispetta l’ambiente con la consapevolezza di acquistare un materiale praticamente indistruttibile. “Vetri e Serramenti” di Asti si occupa, oltre all’installazione delle paratie contro il Covid-19, anche di tutte le altre installazioni di serramenti in PVC, ferro, alluminio. “Quando il cliente vede i nostri lavori già piazzati, la luce, la robustezza del cristallo e il suo utilizzo personalizzabile – conclude Secci – è lui stesso a chiederci il cristallo al posto del plexiglass anche perché la plastica non fa risparmiare, ma crea problemi di manutenzione e di smaltimento non da poco”.
Per maggiori informazioni https://www.vetrieserramentidisecci.it o visita la pagina Facebook Vetri.Serramenti.Asti.