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Quando un’otturazione non basta: l’endodonzia

Parlano il dottor Valter Ferrato, direttore sanitario della New Life Odontoiatrica, e il dottor Luca Ivaldi (socio attivo SIE), responsabile della divisione di endodonzia della stessa struttura

«Hai mai sentito parlare di endodonzia? È una parte dell’odontoiatria che si occupa di curare i problemi che riguardano la polpa dei denti e i tessuti intorno ad essa, basata su procedure chiamate comunemente devitalizzazioni».
A parlare sono il dottor Valter Ferrato, direttore sanitario della New Life Odontoiatrica, e il dottor Luca Ivaldi (socio attivo SIE), responsabile della divisione di endodonzia della stessa struttura.
«Quando il tessuto interno del dente, chiamato polpa, è danneggiato, ad esempio a causa di una carie profonda o di un trauma al dente – spiegano – può causare dolore e infiammazione. Eseguendo la devitalizzazione, il dentista rimuove il tessuto danneggiato, pulisce accuratamente il canale radicolare (la parte interna del dente) e lo sigilla per evitare infezioni future. In questo modo è possibile salvare il dente e alleviare il dolore che ha causato problemi».

Quando fare il trattamento

Ci sono alcuni segnali che possono indicare la necessità di un trattamento endodontico. «Ad esempio – continuano – se provi dolore intenso al dente, o sensibilità a cibi o bevande calde o fredde, potrebbe essere un segno che hai bisogno di un trattamento endodontico. Altri sintomi possono includere gengive gonfie o doloranti o anche linfonodi ingrossati nel collo».
Quando si va dal dentista per una devitalizzazione, il primo passo è fare una radiografia del dente per avere un’idea più chiara di ciò che sta accadendo all’interno. Importante per eseguire il trattamento è isolare il dente con un foglio di gomma chiamato “diga” per evitare che la saliva e i germi entrino durante il trattamento.
La devitalizzazione consiste nel rimuovere la carie presente nel dente per raggiungere la polpa. Attraverso strumenti speciali la polpa danneggiata viene rimossa e i canali radicolari vengono puliti, disinfettati e sagomati accuratamente per essere poi sigillati correttamente, in modo da impedire successive infezioni.
Dopodiché è importante fissare un appuntamento per un controllo, in modo da rimuovere il restauro temporaneo e sostituirlo con uno definitivo.
«È importante sapere – concludono – che l’endodonzia è completamente indolore grazie all’anestesia locale. È inoltre fondamentale seguire attentamente le nostre istruzioni dopo il trattamento per garantire una completa guarigione».

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