E’ terminata sabato scorso la prima edizione della Settimana della prevenzione pediatrica, svoltasi in tutta Italia dal 20 al 25 settembre.
Organizzata dalla rete di dentisti pediatrici “Il dentista dei bambini”, ha proposto alle famiglie visite basate su determinati standard rivolte a bambini e ragazzi dai 2 ai 16 anni.
Tra i professionisti che hanno aderito in provincia di Asti la dottoressa Simonetta Carzino, dentista che esercita la libera professione dal 1992, con studio in via Della Fontana 13, occupandosi prevalentemente di Ortodonzia.
L’iniziativa
«L’iniziativa – commenta – ha avuto ottimi riscontri in tutta Italia. E’ un risultato importante, perché ha consentito di promuovere nuovamente la prevenzione tra i più piccoli dopo che, in due anni di emergenza sanitaria, molte famiglie avevano rinunciato alle visite. Tanto che spesso ci siamo ritrovati a dover fronteggiare situazioni complicate».
Per quanto riguarda i bambini in età prescolare, le visite rispondevano alla necessità di stimolare un primo approccio col dentista, in modo che diventi un momento piacevole. In generale, prevedevano, oltre ai vari controlli, anche l’uso dello scanner, che consente di prendere le impronte in modo virtuale, senza l’uso della pasta, e le lastre. «Fondamentale, poi – continua – sono state le informazioni relative alla prevenzione, inerenti l’igiene quotidiana (tipo di spazzolino e dentifricio, modalità di spazzolamento) e l’alimentazione, in quanto purtroppo ci sono ancora famiglie in cui vengono commessi errori (come l’abuso di dolci) che influiscono sulla salute dei denti dei bambini. Tutte informazioni che i genitori dei piccoli pazienti possono ritrovare grazie alla App “Kid’s cariotest”, che consente anche un dialogo diretto col dentista di fiducia per chiarire eventuali dubbi».
I vantaggi sul fronte ortodontico
«Visite di questo tipo – ha concluso – portano vantaggi anche sul fronte ortodontico, in quanto lo scanner consente di evidenziare eventuali problemi anche in età prescolare e, soprattutto, di intercettare gli effetti negativi di abitudini viziate, quali il prolungato utilizzo di ciuccio e biberon».