Il mercato dell’energia in Italia è cambiato radicalmente negli ultimi anni. La liberalizzazione dei mercati energetici (circa 25 anni fa con i decreti Bersani e Letta) e – in parte – la fine del mercato tutelato hanno di fatto portato a una vera esplosione di offerte, con numerosi operatori che propongono condizioni differenti, sconti, promozioni, tariffe speciali ecc.
Da un lato, questo ha indubbiamente aumentato le opportunità per il consumatore; dall’altro, ha reso la scelta più difficile. Le offerte luce e gas oggi disponibili sono infatti molto numerose, spesso complesse e non sempre semplici da confrontare.
Per orientarsi tra tutte queste proposte, è importante sapere cosa cercare davvero. Il prezzo è solo uno degli elementi da considerare. Ci sono anche la struttura della tariffa, la trasparenza del contratto, la provenienza dell’energia e la qualità dei servizi di assistenza e monitoraggio. Tutti fattori che concorrono a definire se un’offerta è realmente vantaggiosa oppure no.
Prezzo fisso o variabile: cosa cambia?
Uno dei primi elementi da valutare è la natura della tariffa. Le offerte a prezzo fisso bloccano il costo della componente energia per un periodo definito, di solito 12 o 24 mesi, ma non mancano fornitori che propongono anche durate più lunghe. Questo significa che, anche se i prezzi del mercato aumentano, l’importo relativo alla materia prima resta stabile e la bolletta è influenzata solo dai propri consumi. È una soluzione ideale per chi desidera prevedibilità e tranquillità, soprattutto in un periodo di forte instabilità economica come quello attuale.
Le offerte a prezzo variabile, invece, seguono l’andamento dei mercati energetici (ad esempio, i valori del PUN per l’energia elettrica o del PSV per il gas). Possono risultare convenienti in periodi di calo dei prezzi, ma comportano anche il rischio di rincari improvvisi. In questo caso, è utile monitorare l’andamento del mercato o affidarsi a fornitori che informano in modo tempestivo sulle variazioni applicate.
Attenzione alle condizioni contrattuali
Quando si analizzano le varie proposte, non ci si deve limitare a verificare il prezzo per kWh o al metro cubo. Un contratto può nascondere costi di attivazione, penali per il recesso anticipato, spese di gestione e via discorrendo. Le offerte migliori sono quelle che dichiarano tutto con chiarezza: quanto dura il contratto, se e quando si rinnova automaticamente, quali sono le condizioni per modificare la tariffa. Leggere bene il contratto – anche le parti meno visibili (i cosiddetti “asterischi”) – è fondamentale per evitare brutte sorprese dopo la firma.
Tariffa monoraria o multioraria?
Alcune proposte distinguono tra le diverse fasce orarie, applicando costi diversi a seconda del momento della giornata o del giorno della settimana. Tuttavia, nella pratica quotidiano non è poi così frequente poter concentrare i propri consumi solo nelle ore serali o nei weekend. Per questo motivo, molte persone preferiscono offerte a tariffa monoraria, che prevedono un prezzo unico per tutta la giornata. Questa modalità è più facile da gestire: non richiede infatti di modificare le proprie abitudini e garantisce coerenza tra il modo in cui si vive e il modo in cui si paga l’energia. Se abbinata a un prezzo fisso, offre anche maggiore stabilità e semplicità nella gestione del bilancio familiare.
Il valore aggiunto dei servizi digitali e di un’assistenza di qualità
Oggi molte offerte includono strumenti digitali che aiutano a controllare l’andamento dei consumi e delle spese. App dedicate, aree clienti online, notifiche in tempo reale, grafici di confronto tra mesi: tutto ciò consente di individuare eventuali sprechi e migliorare di conseguenza l’efficienza energetica.
Anche un servizio di assistenza di qualità ha notevole importanza: poter contattare il servizio clienti in modo rapido e ricevere risposte chiare è un vantaggio da non sottovalutare. In un’offerta completa, anche questi aspetti contribuiscono a fare la differenza.