Agrimacelleria: cresce la voglia di carne che chiama turismo
Nate come “salva-reddito” in un momento di forte crisi degli allevamenti, oggi sono una realtà che premia il lavoro degli allevatori ed è un grande motore del turismo rurale.
Parliamo delle agrimacellerie, ovvero i punti di vendita diretta della carne prodotta nelle aziende dedite all’allevamento. Prevalentemente quello bovino.
Un canale di vendita che offre vantaggi sia a chi vende che a chi compra.
L’allevatore può realizzare un maggior profitto grazie all’offerta diretta ai suoi clienti non mediata da grossisti e commercianti. Per molti di loro è importante anche vedersi riconosciuto il lavoro e la passione che sono dietro agli allevamenti, avendo l’occasione di portare i clienti in visita all’azienda.
Per il consumatore vi è prima di tutto la garanzia della provenienza della carne macellata ad un prezzo che, ovviamente, non risente dei rincari di una lunga filiera fino ai banchi di macelleria tradizionali; la presenza delle aree esterne da utilizzare a fronte della spesa in agrimacelleria è inoltre un incentivo in più per passare una domenica all’aria aperta con la propria famiglia senza alcun dispendio ulteriore.
Decine le agrimacellerie anche nell’astigiano che hanno un format abbastanza simile che ha già dimostrato tutta la sua efficienza.
Intorno al punto vendita vero e proprio, che normalmente si trova all’interno dell’azienda stessa, vi è sempre un’area all’aperto attrezzata con tavoli, panchine e barbecue in cui i clienti possono consumare la carne appena comprata senza doversi sobbarcare di attrezzature fai-da-te. Maggiore sicurezza nei fuochi e un grande spazio curato dove i bambini possono giocare e divertirsi oltre alle famiglie che possono socializzare.
E sono soprattutto i giovani allevatori a curare questo aspetto di attrazione per le loro aziende, arrivando ad organizzare dei veri e propri eventi accanto a promozione delle loro carni sempre più vantaggiose e “comode”, come le famose “borse” a prezzo fisso e chiaro che consentono di rifornire la dispensa di una famiglia per molti giorni con i tagli più diffusi.
Un modello, quello delle agrimacellerie astigiane, che oggi viene fatto conoscere in tutta Italia grazie alla nomina, all’inizio di quest’anno, di Danilo Merlo nell’esecutivo nazionale di Coldiretti Giovani Impresa.
Merlo gestisce con la famiglia l’azienda agricola di Monastero Bormida con annessa agrimacelleria.