Cerca
Close this search box.
al gatto verde agliano terme
Food
Ristorazione

Al Gatto Verde di Agliano Terme tradizione, memoria e grandi sapori in un ristorante giovane e grintoso

Nel mese di dicembre il locale del centro aglianese sarà aperto anche la domenica a pranzo, ampliando così l’offerta alla propria clientela nel periodo delle festività

Il suo nome si lega ai valori della memoria, tradizione, famiglia, territorio; e un saldo legame unisce il passato al presente. Tutto ciò racchiude il ristorante “Al gatto verde” di Agliano Terme, nato due anni fa e che accoglie i suoi ospiti in un suggestivo edificio del vivace paese del sud astigiano, sulla centrale via Principe Amedeo. «Il ristorante porta il nome del locale immaginario in cui mio nonno ambientava il racconto di incontri e dibattiti sulla vita del paese in una sua rubrica sul “Pro Agliano”: abbiamo voluto dare concretezza a quel ritrovo di fantasia dedicandogli il nome del ristorante», spiega Pietro Origlia, titolare insieme al fratello Francesco ed entrambi poco più che ventenni. La giovane età di titolari e personale è uno dei tratti caratteristici del ristorante, diventato punto di riferimento degli astigiani di ogni età per gustare i grandi piatti della tradizione piemontese. Molto curata anche la proposta dei vini, con etichette che spaziano dalle produzioni del territorio ai vini francesi.

“Al gatto verde” è aperto a cena dal martedì alla domenica e nel mese di dicembre sarà aperto anche la domenica a pranzo, ampliando così l’offerta alla propria clientela nel periodo delle festività. Accanto alla qualità della cucina, un’altra caratteristica di interesse del ristorante “Al gatto verde” è la struttura che lo accoglie. «Abbiamo ristrutturato un vecchio edificio che si affaccia su una strada di contrada, conservando le classiche volte in mattoni, così come le pareti con mattoni a vista. Inoltre, il locale si sviluppa in altezza, su tre piani e su ognuno di essi è stato creato un ballatoio che consente la vista fino al tetto». Il risultato è un ambiente caldo e accogliente, in cui si respira l’armonia degli spazi che travalicano il tempo per giungere a ritrovare oggi nuove forme e nuova vita. Sono circa una quarantina i coperti di cui dispone il ristorante. «Siamo molto soddisfatti della scelta intrapresa e siamo contenti di aver avviato la nostra attività in una zona che ha grande potenziale di crescita turistica – aggiunge Pietro Origlia – Molti dei nostri clienti provengono da Asti e dalle zone circostanti e durante l’estate ad essi si aggiungono i turisti che numerosi giungono nel nostro territorio».

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Edizione digitale