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Agricoltura: come scegliere la mietitrebbia

Un macchinario che ha reso più agevoli le operazioni di raccolta delle colture erbacee nonché di quelle legate alla trebbiatura.

L’agricoltura è uno dei settori cardine dell’economia italiana. I prodotti del Belpaese sono rinomati in tutto il mondo, complice una tradizione antica e capace di regalare ingredienti buoni come non mai. Non a caso l’export rappresenta oltre il 50% del fatturato complessivo.

Se una volta, ovvero fino a un secolo fa circa, tutte le operazioni venivano eseguite a mano, ormai da decenni non è più così. L’agricoltura è un settore che si è trovato al centro di importanti cambiamenti, non solo tecnologici ma anche sociali.

Uno degli attrezzi che ha modificato le abitudini di intere famiglie prima, e delle aziende poi, è la mietitrebbia: un macchinario che ha reso più agevoli le operazioni di raccolta delle colture erbacee nonché di quelle legate alla trebbiatura.

Si trova realizzata in diversi modelli, in grado di venire incontro alle molteplici esigenze. I costi? Piuttosto importanti, motivo per cui sono sempre di più le realtà che stanno valutando attrezzi ricondizionati, ovvero rimessi a nuovo e capaci di assicurare prestazioni di alto livello.

Tra le tipologie più interessanti ce n’è una che, come rapporto costi-benefici, non delude mai: la mietitrebbia John Deere usata, in grado di assicurare prestazioni efficienti, tanta potenza, a fronte di molteplici strumenti di automazione.

Riesce a garantire da un lato perdite minime, dall’altro il massimo rendimento, all’insegna di un’agricoltura di precisione e al contempo semplificata.

Sono, del resto, i parametri che dovrebbe avere una mietitrebbia di ultima generazione, capace di agevolare i compiti sotto tutti i punti di vista per quanto riguarda la raccolta: una delle operazioni cardine per diverse aziende del comparto agro-alimentare.

A cosa serve la mietitrebbia

Partiamo dal cercare di definire con precisione cos’è una mietitrebbia. Si tratta di una macchina agricola detta anche trebbiatrice o mietitrebbiatrice.

Essa si rivela funzionale a realizzare parallelamente due operazioni in un solo ciclo: quella di mietitura e quella di trebbiatura. Per via di queste sue funzioni viene utilizzata prevalentemente nell’ambito della coltivazione dei cereali e delle leguminose secche.

Entrando più nel dettaglio, la trebbiatrice consente di raccogliere i fusti di cereali, leguminose o altre colture (mietitura) e allo stesso tempo di separare il grano dalla paglia e dalla pula (trebbiatura).

La trebbiatrice meccanica è composta principalmente dalle seguenti componenti:

  • Ruote.
  • Sistema di propulsione.
  • Abitacolo monoposto dedicato al conducente.
  • Battitore.
  • Sistema di pulizia.

Già da questa descrizione si vede come la mietitrebbiatrice sia un macchinario piuttosto complesso, nonché altamente personalizzabile. Vediamo adesso come sceglierla.

Quale mietitrebbia scegliere?

I modelli di mietitrebbia in commercio sono davvero tanti, essendo questo tipo di attrezzo realizzato secondo dimensioni e plus tra loro differenti.

I costi, come abbiamo avuto modo di accennare, sono tutt’altro che bassi, non solo durante la fase di acquisto ma anche in quelle successive di custodia e manutenzione.

Per questi motivi, e in virtù del fatto che l’impiego della mietitrebbia avviene per un arco di tempo limitato durante l’anno, sono sempre di più le aziende che preferiscono averne una a disposizione usata.

I benefici che questo tipo di opzione permette di ottenere sono i seguenti:

  • Costi contenuti.
  • Prodotto monitorato da parte di meccanici qualificati prima di essere messo in vendita.
  • Possibilità di scelta tra le soluzioni delle migliori marche.
  • Servizio di assistenza post-vendita.
  • Disponibilità immediata.

Sarà possibile, così, avere a disposizione un macchinario comodo e pratico, altamente performante, e al contempo tenere a bada le spese che, visti i margini di ricavo sempre piuttosto al limite nel comparto agricolo, più sono basse meglio è.

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