Cerca
Close this search box.
cerchioni
Motori

Le strade di Milano e Roma pericolose per i cerchioni

Il maltempo delle ultime settimane ha acuito un problema diffuso: le buche stradali delle grandi città come Roma e Milano sono pericolose per i cerchioni

L’Italia non brilla in fatto di manutenzione stradale e gli automobilisti ne hanno un costante esempio sotto gli occhi, a partire dalle grandi città come Milano e Roma, in cui le buche rappresentano un pericolo per i cerchioni. Alcuni parlano di vera e propria strage sia per i cerchi che per i pneumatici, regolarmente sottoposti ad uno stress eccessivo a causa delle buche – e in certi casi addirittura voragini – che costellano la rete stradale delle due principali città italiane, quelle in cui la manutenzione dovrebbe essere ancora più attenta visto l’elevato volume di traffico che le riguarda. I rattoppi temporanei a cui ricorrono le amministrazioni sono soltanto delle pezze che non risolvono alla radice il problema, che puntualmente si ripresenta soprattutto in inverno, poiché il freddo e le piogge rovinano l’asfalto, che diventa pericoloso per i pneumatici invernali.

Da Roma a Milano

Se la Capitale d’Italia da tempo detiene il triste primato di “regina” delle buche – con tanto di sfottò e prese in giro soprattutto da chi con quelle buche deve farci i conti tutti i giorni – ora il problema si è esteso e riguarda pure Milano, un’inattesa concorrente per Roma in questa gara a chi ha le strade peggiori, e di conseguenza più pericolose, del Bel Paese.
Il risultato è il numero crescente di automobilisti che si lamenta a causa dei danni a pneumatici e cerchioni, provocati da buche e voragini che si aprono sulla superficie stradale. In inverno i problemi per chi guida aumentano, in quanto con la pioggia le buche sono meno visibili e diventa difficile evitarle, a rischio e pericolo di gomme e cerchioni, che finiscono per danneggiarsi quando si transita sull’asfalto sconnesso senza la necessaria cautela.

Il pericolo buche

I bordi di tali buche – che talvolta diventano voragini – sono squadrati, spigolosi e spesso taglienti, ecco perché possono rivelarsi fatali sia per i pneumatici che per i cerchi, in modo particolare se si passa su di esse a velocità sostenuta. Le forature o addirittura gli squarci sulle gomme sono sempre più frequenti, così come i danni irreparabili ai cerchi, in particolare quelli in lega, meno solidi in confronto ai cerchi in acciaio e perciò maggiormente esposti alle conseguenze di eventuali urti. Una situazione doppiamente dannosa per le amministrazioni comunali, alla quale però sembra impossibile porre rimedio. Sistemare le strade, infatti, consentirebbe alle casse dei comuni di risparmiare sui risarcimenti che devono essere versati in caso di danni causati dall’asfalto dissestato e le spese degli ultimi anni in tal senso sono lievitate in modo vertiginoso, specchio di un problema endemico al quale non si riesce a porre rimedio.

Quasi 3 milioni di risarcimenti

Nel triennio che va dal 2016 al 2018, soltanto a Milano sono stati 2,7 i milioni di euro di risarcimenti riconosciuti a coloro che hanno subito danni ai propri mezzi, sia a due che a quattro ruote, i quali hanno deciso di fare causa al comune per la cattiva manutenzione delle strade. Una cifra notevole, che ha spinto l’amministrazione milanese a intervenire sulla rete stradale nello scorso autunno, seppur in maniera non proprio efficace: si è deciso infatti di affidarsi ai rattoppi, che limitano il problema solo temporaneamente, con oltre 4 mila interventi sparsi per le vie della città. Una procedura che non funziona, poiché con la pioggia l’acqua si infiltra al di sotto dell’asfalto, scava creando dei “vuoti” che danno poi origine alle buche. Se non altro, grazie ai risarcimenti, non grava sui portafogli degli automobilisti l’acquisto di cerchi e gomme nuovi che vanno a rimpiazzare quelli danneggiati a causa del cattivo stato delle nostre strade.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre: