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Sport

Addio a Michele Serra: il ricordo di Paolo Cavaglià

Ci lascia un grandissimo dirigente sportivo astigiano

Addio a Michele Serra: il ricordo di Paolo Cavaglià


Era l
18 aprile 2009 quando Michele Serra scriveva una lettera indirizzata alle autorità locali, a tutte le società ed istituzioni, della quale riportol’inizio.“Stimatissimi, come ampiamente previsto ed annunciato al compimento del mio ottantesimo compleanno ed al termine del quadriennio olimpico 2005-2008, ho lasciato la presidenza del Coni di Asti, incarico che ricoprivo da sedici anni, ai quali con orgoglio, mi onoro aggiungermene altri trentacinque trascorsi con incarichi diversi nei Comitati dei Presidenti Cendola, Micco e Fausone, miei illustri ed indimenticabilipredecessori. L’emozione che sento…              Questa premessa per dimostrare la serietà e l’impegno apportato da Michele Serra, partito per un lungo viaggio all’alba di venerdì scorso 3 aprile, in seguito aduna ischemia cerebrale. A causa di una grave disfunzione, più di dieci anni fa gli era stata amputata una gamba, costringendolo alla carrozzella, ma lui non ha mai mollato.Lo scorso dicembre aveva compiuto 91 anni. E’ stato senza dubbio il più importante dirigente sportivo astigiano del dopoguerra.Dopo quella lettera, assumerà ancora per 4 anni il ruolo di segretario della sezione Giovanni Gerbi di Asti, con Paolo Cavaglià presidente e il 4 dicembre del 2010 anche per suo merito nascerà la ‘Serata del Convivio di Natale’ degli Amici dello Sport astigiano. In lui aleggiavano le parole del pilota Alex Zanardi, costretto in carrozzella: i limiti sono nella nostra testa. Se hai un sogno e vuoi realizzarlo, non ci sarà nulla in grado di ostacolarti,tranne la tua volontà. Michele Serra, sposato con Carla Gianotti mancata già tre anni fa, lascia la figlia Cristina, insegnante di lingue. Serra si diploma ragioniere e nel 1954 viene assunto alla Cassa di Risparmio di Asti, per cui lavorerà fino al pensionamento nell’87. La carriera sportiva inizia subito dopo la Liberazione, entra poi nell’Atletica Asti, che era la più forte società astigiana fondata dall’Onorevole Giacchero, nei primi anni 50, in collaborazione con Cecchini, Fracchia, Bagnasco, Bosia, Mossino, Fassi, Masoero, il medico sociale Pavarino, Patrucco, (calzolaio che faceva le scarpe per gli atleti) Calosso, Gonella, diventato arbitro di calcio internazionale e Serra che si evidenziò nella corsa campestre e nel salto con l’asta, che poi si trasferi’ nelLancia di Torino. Sciolta l’Atletica Asti nel 1952, gli atleti entreranno nella società Way Assauto, ma nel 1956 sciolta la società, passeranno nella Vittorio Alfieri, nata nel 1953 per iniziativa dal prof.Luciano Fracchia, che ebbe come primo presidente il prof.Angelo Vada, Gamba segretario e Mosso tesoriere. Conclusa l’attività agonistica, diventa segretario del Coni astigiano ed inizia una carriera dirigenziale che durerà ben 55 anni. E’stato l’anima del CONI Asti, dapprima come segretario, poi come vicepresidente, infine presidente per sedici anni. Fu lui ad inventare la Festa dello Sport Astigiano, per riconoscere le eccellenze del nostro territorio. Fu il punto di riferimento durante il periodo post alluvione del 1994, in cui fu accanto alle società sportive, ed ebbe un ruolo chiave nella distribuzione delle risorse per l’impiantistica sportiva. Entrato a far parte del Panathlon nel 63,che era stato fondato ad Asti l’anno prima con il presidente Mario Casuzzi, ne assumela presidenza per dieci anni. Le capacità di Serra sono apprezzate anche in ambito nazionale, per cui assume la carica di Governatore del club per altri otto anni, per due dei quali viene anche nominato coordinatore dei Governatori italiani...

Michele Serra ha ricoperto inoltre gli incarichi di vice presidente della sezione Giovanni Gerbi dei Veterani dello Sport nel consiglio direttivo del 1985/86, alla qualeera iscritto dal 1967, anno di fondazione con presidente Graziano, ed è stato socio fondatore del Comitato Nazionale Italiano Fair Play. Ha ottenuto anche il riconoscimento della Stella d’Oro al merito sportivo del CONI e quello di Cavaliere all’Ordine Al Merito della Repubblica ed è stato insignito del Diploma d’Onore del CIO, del Prix Communication e della Mention Special del Panathlon International e del Premio Speciale alla Carriera della Regione Piemonte. Lo ricorderemo come straordinaria figura dello sport, animata da una contagiosa passione per l’attività ludico-ginnica. Lascia un grande vuoto nei cuori degli sportivi astigiani che hanno il rammarico di non averlo potuto accompagnare per iniziare il suo ultimo e lungo viaggio.

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