Cinque anni con la stessa casacca: Alessandro Chiti sta per tagliare questo traguardo per il Borgo San Marzanotto. Sabato sera, in occasione della "Cena degli Auguri" svoltasi alla Cantina
Cinque anni con la stessa casacca: Alessandro Chiti sta per tagliare questo traguardo per il Borgo San Marzanotto. Sabato sera, in occasione della "Cena degli Auguri" svoltasi alla Cantina "Asti Barbera", il Rettore dei blu e oro Marisa Cerato ha ufficializzato la monta di "Voragine" (questo il soprannome di Chiti) per il Palio 2016. Ovviamente soddisfatto il fantino senese, classe 1972, che con San Marzanotto ha instaurato un rapporto molto saldo.
Quattro Palii alle spalle con i blu e oro, due finali raggiunte ma altrettante eliminazioni in batteria. Nel prossimo settembre non potrai sbagliare….
«Ci proverò, come sempre. Devo molto a San Marzanotto e alla sua gente. Sono diventati un po' la mia famiglia. Essere accolto nella serata di sabato da cori di incitamento mi ha davvero inorgoglito.»
Nella tua ultima apparizione in Piazza Alfieri non tutto però ha funzionato a meraviglia….
«Proprio no. Il cavallo aveva fatto bene, molto bene, nelle corse prepararatorie. Allo stadio aveva ottenuto tre belle vittorie. Purtroppo la mossa della batteria in cui ero impegnato è stata nervosa e travagliata. I purosangue erano particolarmente agitati ed il mio cavallo ha preso tutta una serie di calci, rimediando anche un taglio, che ne hanno pregiudicato il rendimento in corsa. Non sono mai riuscito ad entrare in lotta per una posizione utile ad entrare in finale. La prossima volta andrà meglio, ne sono certo.»
Cambierai purosangue nel 2016?
«Non è da escludere. Ho in scuderia un ottimo soggetto che sta facendo bene e potrei proporlo ad Asti. Nel contempo non mi sono fermato lì e ho continuato a cercare. Dovrei aver individuato anche un altro cavallo.»
Alessandro, il 2015 che annata è stata per te?
«Complessivamente abbastanza buona. L'eliminazione in Piazza Alfieri ad Asti ha un po' abbassato la media dei risultati ottenuti in precedenza, ma mi ritengo soddisfatto. Oltre alle tre vittorie conseguite allo stadio ho anche portato a casa un successo di prestigio vincendo il Palio di Abbiategrasso per la Contrada del Gallo. Inoltre sono riuscito ad entrare in finale nella "Provaccia" di Legnano per Sant'Erasmo e a Pian delle Fornaci ho messo in carniere due secondi ed un terzo posto.»
Asti è diventato per te il Palio più importante dell'anno…
«Si, ho corso tre volte a Siena, l'ultima per la Lupa nell'agosto 2003, ma nella mia città da allora non mi è più stata data la possibilità di montare. Il Palio di Asti è per il sottoscritto l'appuntamento di spicco dell'annata.»
Con quali obiettivi lo riaffronterai? San Marzanotto è uno dei due Comitati a non avere mai vinto il Drappo…
«In ottica futura, vale a dire nel 2016, tenterò di ripetere le due buone prestazioni del 2012 e 2013, quando riuscii ad accedere alla finale. Ricordo che vinsi una batteria e al rientro nei box fui accolto da un tale entusiasmo da parte dei miei borghigiani che mi sembrava di avere vinto il Palio. Il superamento della batteria costituisce il traguardo minimo per l'anno a venire. Vorrei tanto regalare il Drappo a San Marzanotto, ma vincere è molto difficile.»
La concorrenza sarà di altissimo livello….
«Assolutamente si. Inoltre Valter Pusceddu possiede un purosangue che a mio modo di vedere è al momento imbattibile. L'esito della corsa 2015 a questo proposito è stato emblematico. Un autentico dominio di "Bighino" e del suo purosangue.»
Un'accoppiata che farà sognare la Torretta a settembre….
«Non potrebbe essere diversamente. Quel cavallo ha vinto dappertutto nell'ultimo anno ed è nel pieno del suo rendimento. Farà ancora benissimo, facile pronosticarlo.»
Altri possibili protagonisti?
«Persin troppo facile citare Martin Ballesteros (Santa Maria Nuova), Giovanni Atzeni (Nizza), Andrea Mari (Santa Caterina) e Giuseppe Zedde (San Lazzaro). Senza dimenticare che nel Palio il fattore imponderabile va sempre tenuto in conto e che le sorprese sono all'ordine del giorno.»
San Marzanotto in prima linea allora…
«Visto l'affetto che hanno dimostrato nei miei confronti e la fiducia riposta in me vorrei regalare al Rettore Marisa Cerato e a tutti loro una grande emozione. Quell'emozione che non hanno mai provato…»
"Palmares" di rilievo
Nella sua carriera Alessandro Chiti ha corso tre volte a Siena (luglio 1995, Bruco; luglio 2000, Onda; agosto 2003, Lupa). Nel suo "palmares" una vittoria a Bientina (2005); tre a Castiglion Fiorentino (2002, 2006 e 2007); due a Ferrara (2008 e 2010); quattro a Mordano (2000, 2001, 2002 e 2003); due a Casole d'Elsa (2002 e 2005), due a Montagnana (2010 e 2012) e due ad Abbiategrasso (2013 e 2015).
Miglior piazzamento ad Asti la piazza d'onore conquistata per il Comune di Montechiaro nel 1996 su Amalin.
Massimo Elia