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Sport

Alla scoperta di Daniele Cioffi,
cuoco astigiano della Nazionale di sci

Un astigiano è il cuoco della Nazionale maschile di sci alpino. Stiamo parlando di Daniele Cioffi, nato nella nostra città il 27 agosto 1967. In passato è stato calciatore. Cresciuto nel San

Un astigiano è il cuoco della Nazionale maschile di sci alpino. Stiamo parlando di Daniele Cioffi, nato nella nostra città il 27 agosto 1967. In passato è stato calciatore. Cresciuto nel San Domenico Savio, ha poi giocato come terzino nell'ambito del settore giovanile dell'Asti Calcio, e successivamente ha vestito la maglia del Napoli Club. E' il vessillifero ufficiale del Comitato Borgo San Lazzaro. Cioffi ha frequentato la scuola alberghiera di Agliano d'Asti. E' titolare, assieme alla moglie Patrizia e alla figlia Giada, del self service "Antica Vetreria" di corso Felice Cavallotti, 74.

Come sei approdato alla Nazionale di sci?
«Ci sono stati dei contatti con la Federazione Italiana Sport Invernali già ai tempi dei Giochi Olimpici di Torino 2006. E' poi avvenuta una selezione tramite Roberto Manzoni (titolare dell'HastaFisio di Asti) e con tanto di colloquio a Milano».
Come sono gli sciatori dal punto di vista caratteriale?
«Sono andato con loro negli Stati Uniti, e poi in Canada, in occasione della Coppa del Mondo. La cosa che mi ha colpito di più è la loro umiltà. I ragazzi si sono sottoposti alla corvée, visto che non avevamo a disposizione una cucina vera e propria. Abbiamo dovuto quindi adattarci alla situazione».
Con quale atleta hai legato di più?
«Con Matteo Marsaglia, che è un grande amico, ma anche con Paris, Innerhofer e Casse. Si divertivano tutti a spadellare».

Come valuti attualmente il panorama sciistico italiano?
«Qualche atleta è in ritardo di condizione per problemi fisici, mentre altri, come Paris ad esempio, sono già saliti sul podio in gare di Coppa del Mondo».
Lo sciatore del passato che ricordi con piacere?
«Sicuramente Giorgio Rocca, che è stato anche un mio cliente. E' un vero atleta, oltre che una persona molto riservata».
Come si alimentano gli sciatori quando non fanno attività agonistica?
«Osservano tutti delle diete personalizzate. Durante il periodo invernale assumono fino a 4500-4800 calorie al giorno, mentre negli altri mesi seguono una linea tracciata dal dietologo della Nazionale».

Difficoltà nel tuo mestiere?
«Il reperimento delle materie prime e dell'attrezzatura con la quale vai a operare. A volte sono insufficienti per il numero di persone che devi servire».
Qualche curiosità?
«Siamo stati ospiti dei Denver Nuggets, squadra di NBA nella quale milita Danilo Gallinari. Inoltre mi ha contattato la Federazione elvetica per una collaborazione futura con la Nazionale di sci femminile».
Daniele dovrebbe però restare fedele all'azzurro. Del resto, è molto legato ai nostri colori tanto da aver invitato l'intera delegazione ai futuri eventi astigiani. Un piatto nostrano che hai preparato per gli sciatori azzurri?
«Sono riuscito a far conoscere anche qualche specialità astigiana. Non aggiungo altro».

Gianni Truffa

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